Dopo anni in cui lo sviluppo Android in Swift era possibile solo attraverso workaround e toolchain non ufficiali, Apple ha finalmente annunciato la nascita di un gruppo di lavoro dedicato ad Android all’interno del progetto open-source Swift. È una mossa che rende ancora più evidente la volontà di espandere Swift come linguaggio multipiattaforma, andando oltre l’ecosistema Apple.
Il nuovo Android Working Group avrà l’obiettivo di fornire un supporto ufficiale allo sviluppo di app Android in Swift, eliminando la necessità di fork non ufficiali o soluzioni mantenute dalla community.
Cosa cambia per gli sviluppatori
Fino ad oggi, realizzare applicazioni Android in Swift era possibile solo tramite framework come Scade o tool personalizzati, spesso poco stabili o poco compatibili con le versioni più recenti di Swift. Ora invece il linguaggio potrà:
- essere compilato direttamente per Android con tool ufficiali,
- migliorare la compatibilità delle librerie standard (come Foundation e Dispatch),
- offrire un flusso di lavoro nativo e integrato per lo sviluppo Android.
In altre parole, Swift diventa a tutti gli effetti un linguaggio utilizzabile anche al di fuori dell’universo Apple, affiancandosi a Kotlin (linguaggio raccomandato da Google dal 2017) come possibile scelta per creare applicazioni Android.
Obiettivi a breve termine
Il gruppo di lavoro si concentrerà inizialmente su:
- integrazione della toolchain ufficiale Swift per Android,
- allineamento del comportamento delle librerie core con le convenzioni della piattaforma Android,
- semplificazione della distribuzione e compilazione di app Swift su dispositivi Android.
Tutti i dettagli sono disponibili nella pagina ufficiale dell’Android Working Group su swift.org, dove vengono descritti nel dettaglio i compiti, le responsabilità e i prossimi passi per lo sviluppo del progetto.
Questa apertura rappresenta un passo importante per Swift, che ora punta ad affermarsi non solo come linguaggio di riferimento per le piattaforme Apple, ma anche come alternativa concreta nello sviluppo Android. La strada sarà lunga, ma il supporto ufficiale è un segnale chiaro e interessante, soprattutto per gli sviluppatori che desiderano riutilizzare parte del loro codice su più sistemi operativi.
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