Tim Cook torna a far parlare di sé fuori dall’universo Apple, e questa volta lo fa con una mossa che non è passata inosservata agli investitori. L’amministratore delegato di Cupertino ha infatti acquistato 50.000 azioni Nike, raddoppiando di fatto la propria partecipazione nel colosso dell’abbigliamento sportivo proprio in un momento particolarmente delicato per il titolo.
Il legame tra Cook e Nike non è certo una novità. Il CEO di Apple siede nel consiglio di amministrazione dell’azienda dal 2005 e dal 2016 ricopre il ruolo di lead independent director, subentrando a Phil Knight dopo il suo ritiro dalla carica di presidente. Anche le sue apparizioni pubbliche, spesso accompagnate da sneakers Nike ben riconoscibili, raccontano una relazione che va ben oltre una semplice partecipazione formale.
La notizia è emersa da un documento ufficiale pubblicato sul sito per gli investitori di Nike. Dalla comunicazione risulta che Cook ha acquistato le azioni il 22 dicembre al prezzo di 58,97 dollari ciascuna, portando il totale delle azioni in suo possesso a 105.480. Una mossa che arriva subito dopo una fase difficile per il titolo, sceso di circa il 10% in seguito alla pubblicazione dei risultati trimestrali del 18 dicembre e arrivato a perdere complessivamente intorno al 13% nei giorni successivi.
Non sorprende quindi che il tempismo dell’operazione sia stato letto come un segnale preciso. Dopo la diffusione del documento, il titolo Nike ha registrato un rimbalzo di circa il 5% all’apertura del mercato. A rafforzare il movimento ha contribuito anche un secondo filing, che ha rivelato l’acquisto di 8.791 azioni da parte di Bob Swan, ex CEO di Intel e membro del board di Nike, portando la sua partecipazione complessiva a oltre 43.000 azioni.
Secondo quanto riportato da Reuters, gli analisti hanno interpretato soprattutto la mossa di Cook come un chiaro voto di fiducia nei confronti dell’attuale amministratore delegato di Nike, Elliott Hill, e della strategia avviata in una fase complessa per l’azienda. Jonathan Komp di Baird Equity Research ha sottolineato come si tratti del più grande acquisto di azioni sul mercato aperto da parte di un dirigente o consigliere Nike da oltre un decennio, un segnale che difficilmente passa inosservato a Wall Street.



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