Sam Altman non ha dubbi: l’intelligenza artificiale ha già superato la mente umana. Il CEO di OpenAI, la mente dietro ChatGPT, lo scrive nero su bianco nel suo ultimo post.
“Siamo oltre l’orizzonte degli eventi”, afferma. “Il decollo è iniziato”.
Per Altman, il punto non è più chiedersi quando arriverà questo momento, ma accettare che sia già realtà. Eppure, spiega, la vita di tutti i giorni non è ancora stata stravolta come molti si aspettavano.
“Non ci sono robot che camminano per strada, la maggior parte di noi non parla con l’AI per ore ogni giorno. Le malattie continuano a uccidere, andare nello spazio non è ancora facile e l’universo resta in gran parte un mistero”.
Altman insiste però:
“L’AI di oggi è già più avanzata degli esseri umani in moltissimi campi”.
Oggi centinaia di milioni di persone si affidano all’intelligenza artificiale ogni giorno per gestire attività sempre più importanti. Un piccolo miglioramento dell’AI può generare un impatto positivo su scala globale, mentre un piccolo errore può avere conseguenze negative enormi, proprio perché moltiplicato per milioni di utenti.
Secondo Altman, il mondo della programmazione ne è l’esempio perfetto: scrivere codice non sarà mai più come prima. E quello che sta arrivando è ancora più radicale. Il prossimo anno vedremo AI capaci di scoprire nuove idee da sole. Nel 2027 potrebbero arrivare robot che, nella vita reale, riescono a svolgere compiti complessi. E dal 2030, secondo Altman, avremo “intelligenza ed energia in abbondanza: idee, e la capacità di renderle concrete, a disposizione di tutti”.
La provocazione è netta e destinata a far discutere: l’AI, secondo il numero uno di OpenAI, non solo ci ha già superati, ma sta spingendo il mondo verso una trasformazione che la maggior parte delle persone non ha ancora davvero compreso. E mentre molti sono ancora convinti di essere al comando, Altman lancia un messaggio chiaro:
“Il cambiamento non sta per arrivare, è già cominciato”.
Leggi o Aggiungi Commenti