Con iOS 26 Apple ha finalmente introdotto una prima esperienza simile ad un chatbot per tutti gli utenti più curiosi e smanettoni… anche se non ancora in modo diretto nè semplificato.
Mentre Siri sta lentamente evolvendo per diventare più utile grazie all’integrazione con Apple Intelligence, la vera sorpresa arriva dall’app Comandi Rapidi, che adesso può sfruttare i modelli linguistici di Apple per creare interazioni conversazionali su misura.
L’azione “Use Model”: Apple Intelligence in stile chatbot
Su iOS 26, all’interno di Comandi Rapidi, Apple ha aggiunto una nuova azione chiamata “Use Model”, che consente di scegliere uno tra 3 diversi modelli linguistici (LLM):
- On-Device (elaborazione locale)
- Cloud (tramite i server Apple)
- ChatGPT (direttamente integrato)
È anche possibile attivare l’opzione “Follow Up”, che consente di continuare la conversazione con domande successive, proprio come accade con un chatbot vero e proprio.
Come funziona
La configurazione è semplicissima. Basta creare un nuovo comando rapido, inserire un’azione “Testo” con la propria domanda, seguita dall’azione “Usa il modello”. A quel punto si sceglie il modello desiderato e si ottiene una risposta diretta.
Un esempio? Chiedendo ad Apple Intelligence (tramite modello Cloud) “Consigliami dei Bar a Napoli dove si può bere un buon caffè”, il sistema restituisce una serie di luoghi con motivazioni, descrizioni e dettagli utili.
E se si attiva la modalità follow-up (richiesta consecutive), si può poi chiedere: “quali di questi servono anche drink stagionali?”, ottenendo un’ulteriore risposta coerente e contestualizzata, ovvero che ricorda la domanda precedente.
Ed i follow up possono continuare all’infinito.
Meglio di Siri?
In molti casi sì. Siri, alla stessa domanda, tende semplicemente a rimandare a ChatGPT o a una ricerca web. Con i nuovi Comandi Rapidi, invece, Apple Intelligence risponde in modo più naturale, coerente e diretto, usando uno stile conversazionale quasi indistinguibile da un chatbot come ChatGPT.
Limiti e potenzialità
Certo, non è un vero e proprio chatbot. Mancano un’interfaccia dedicata, uno storico delle conversazioni e la possibilità di avviare interazioni vocali continue. Inoltre, il modello On-Device ha ancora conoscenze limitate.
Ma resta un primo passo importante: è la prima volta che i modelli Apple possono essere interrogati direttamente e con un flusso di conversazione flessibile, tutto all’interno del sistema operativo.
Conclusione
In attesa che Apple introduca il suo chatbot attraverso una vera e propria app (magari proprio un’app chiamata Siri), questa funzione dei Comandi Rapidi rappresenta la soluzione più potente e personalizzabile disponibile oggi su iPhone per interagire con Apple Intelligence. Non è pensata per sostituire ChatGPT (non è ancora paragonabile), ma offre un nuovo modo, più creativo e dinamico, per sfruttare la nuova intelligenza artificiale targata Apple.
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