Apple ha annunciato un nuovo impegno da 100 miliardi di dollari per rafforzare la propria presenza produttiva negli Stati Uniti. Questo porta il totale degli investimenti previsti a 600 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.
Al centro dell’annuncio c’è il nuovo programma American Manufacturing Program (AMP), ideato per riportare sempre più componenti e fasi della catena produttiva di Apple negli Stati Uniti.
Tim Cook ha dichiarato:
“Siamo orgogliosi di aumentare i nostri investimenti negli Stati Uniti a 600 miliardi di dollari in quattro anni e di lanciare il nuovo American Manufacturing Program. Questo include nuove collaborazioni con 10 aziende americane che producono componenti utilizzati nei nostri prodotti in tutto il mondo. Ringraziamo il Presidente per il suo supporto”.
Apple collabora già con migliaia di fornitori in tutti i 50 Stati, sostenendo oltre 450.000 posti di lavoro. Nei prossimi quattro anni, l’azienda prevede di assumere direttamente 20.000 persone negli USA, in particolare nei settori della ricerca, dell’ingegneria del silicio, dello sviluppo software, dell’intelligenza artificiale e del machine learning.
Una quota significativa dei componenti prodotti negli USA viene esportata all’estero: secondo Apple, circa due terzi dei componenti realizzati nel Paese vengono spediti a clienti internazionali.
Il nuovo programma AMP
Attraverso il programma AMP, Apple collaborerà con i propri fornitori per potenziare la produzione negli USA. Tra i primi partner del programma figurano Corning, Coherent, GlobalWafers America (GWA), Applied Materials, Texas Instruments, Samsung, GlobalFoundries, Amkor e Broadcom. L’iniziativa segue l’impegno di luglio di utilizzare magneti realizzati in America da MP Materials.
Corning produrrà in Kentucky tutto il vetro protettivo per gli iPhone e gli Apple Watch venduti in tutto il mondo. Inoltre, insieme ad Apple, aprirà un nuovo centro di innovazione Apple-Corning nello stesso stabilimento.
Apple ha firmato un nuovo accordo pluriennale con Coherent, azienda produttrice di laser VCSEL utilizzati per funzionalità come Face ID su iPhone e iPad, per lo stabilimento di Sherman, in Texas.
MP Materials, l’unico produttore integrato di terre rare negli USA, fornirà i magneti per i dispositivi Apple e realizzerà una linea di riciclo avanzata in California.
La catena del silicio si sposta negli USA
Apple sta costruendo una catena completa di produzione del silicio negli Stati Uniti, con partner in ogni fase chiave del processo.
Entro il 2025, questa rete dovrebbe produrre oltre 19 miliardi di chip per i dispositivi Apple. TSMC, nello stabilimento in Arizona, è il primo e più grande cliente di Apple e produce decine di milioni di chip con tecnologie all’avanguardia.
Sabih Khan, Chief Operating Officer di Apple, ha spiegato:
“I nostri ingegneri collaborano strettamente con i fornitori americani per creare chip di silicio all’avanguardia. Vogliamo che l’America sia leader in questo settore strategico e stiamo costruendo un ecosistema produttivo che porterà benefici a tutta l’industria americana”.
GlobalWafers America, con sede a Sherman, in Texas, produrrà wafer avanzati da 300 mm utilizzando silicio fornito da Corning per alimentare le fabbriche di chip come TSMC in Arizona e Texas Instruments in Texas.
Apple collabora anche con Applied Materials, che produce attrezzature per la produzione di semiconduttori ad Austin, in Texas.
Apple e Texas Instruments stanno inoltre ampliando la loro collaborazione per supportare l’installazione di nuovi strumenti nelle strutture di Lehi, nello Utah, e di Sherman, in Texas. Queste fabbriche utilizzeranno i wafer di GlobalWafers e i macchinari Made in USA per produrre i semiconduttori fondamentali per i dispositivi Apple.
Con Samsung, Apple introdurrà una nuova tecnologia per la produzione di chip mai utilizzata prima a livello mondiale presso la fabbrica di Austin. Ciò consentirà di migliorare le prestazioni e i consumi dei dispositivi Apple.
L’accordo con GlobalFoundries porterà invece la produzione di tecnologie wireless e di sistemi di gestione dell’energia di nuova generazione nello stabilimento di Malta, nello stato di New York.
Apple sarà inoltre il primo e più grande cliente del nuovo stabilimento Amkor in Arizona, dedicato al packaging e ai test dei chip. La struttura lavorerà i chip prodotti da TSMC e li preparerà per l’uso negli iPhone.
Apple sta infine collaborando con Broadcom e GlobalFoundries per la produzione di componenti cellulari critici per il 5G.
Nuove strutture in tutto il Paese
A Houston è già in costruzione una fabbrica per i nuovi server avanzati di Apple. Il primo prototipo è stato completato a luglio e la produzione inizierà nel 2026. Questi server alimenteranno Apple Intelligence e il Private Cloud Compute, un’infrastruttura cloud AI sicura basata su Apple Silicon.
Il 19 agosto aprirà a Detroit la nuova Apple Manufacturing Academy, che offrirà consulenze e corsi su AI e tecniche di produzione avanzata alle piccole e medie imprese.
Apple sta inoltre espandendo il data center di Maiden, in North Carolina, che supporta servizi come iCloud, App Store, Apple Music, iMessage, Apple TV+ e Apple Sports. Tutta l’energia utilizzata proviene da fonti rinnovabili create direttamente da Apple.
Altri data center sono in fase di costruzione in Iowa, Nevada e Oregon. Ad Austin, intanto, continua la costruzione del secondo campus Apple che includerà nuovi laboratori di ricerca e sviluppo per i team di ingegneria hardware, tecnologia e sviluppo software. Attualmente, Apple impiega oltre 13.000 dipendenti in Texas.
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