Nelle ultime ore il clima attorno ad Apple era diventato insolitamente teso dopo l’ondata di indiscrezioni che mettevano in dubbio la permanenza di Johny Srouji, figura chiave dell’azienda e responsabile dell’intera divisione Hardware Technologies.
A chiarire la situazione è stato lo stesso dirigente, autore di un memo ottenuto da Bloomberg e indirizzato al proprio team. Nel messaggio Srouji scrive che non ha alcuna intenzione di lasciare l’azienda e che preferisce dirlo personalmente per interrompere la spirale di speculazioni che ha preso forza negli ultimi giorni.
La comunicazione interna punta a riportare serenità in un momento già segnato da diversi cambiamenti ai vertici, un fattore che aveva dato ulteriore peso ai rumor. Srouji ricorda al suo gruppo l’ampiezza delle tecnologie sotto la loro responsabilità e parla del lavoro svolto con un tono che lascia trasparire orgoglio e continuità. Afferma di essere fiero dei progressi compiuti nei display, nelle fotocamere, nei sensori, nei chip e nelle batterie, e aggiunge che il lavoro del team rende possibili i migliori prodotti del mondo. La parte finale del memo ribadisce ancora una volta che ama ciò che fa in Apple e che non ha alcun piano di andarsene nel breve periodo.
La posizione di Srouji è particolarmente rilevante perché coinvolge una delle aree più strategiche dell’azienda. Arrivato nel 2008 dopo esperienze importanti in Intel e IBM, ha guidato lo sviluppo del primo chip progettato internamente da Apple, l’A4 dell’iPhone 4, aprendo una strada che oggi rappresenta uno dei cardini dell’identità hardware dell’azienda. I risultati ottenuti dalla linea Apple silicon per Mac e dalle generazioni di chip per iPhone confermano l’impronta del suo lavoro. L’A19 Pro montato su iPhone 17 Pro continua a essere indicato come la CPU per smartphone più veloce in circolazione, e l’approccio sviluppato sotto la sua supervisione resta un riferimento per l’intera industria.

Secondo Bloomberg, la settimana scorsa Srouji avrebbe informato Tim Cook di star valutando seriamente un’uscita in un futuro non troppo lontano. Le fonti riportano che il CEO avrebbe reagito con un tentativo deciso di trattenerlo, mettendo sul tavolo un pacchetto retributivo significativo e la prospettiva di espandere ulteriormente il suo ruolo. Sempre secondo la testata giornalistica, Srouji avrebbe confidato ad alcuni colleghi che un eventuale addio non coinciderebbe con il ritiro dalla vita professionale, ma con un possibile nuovo incarico in un’altra azienda tecnologica.
Queste voci non sono nate nel vuoto. Nel corso dell’ultimo anno Apple ha vissuto un turnover di leadership particolarmente intenso. Jeff Williams è andato in pensione, John Giannandrea si prepara a lasciare il ruolo di responsabile dell’AI, Lisa Jackson e Kate Adams stanno completando la transizione verso l’uscita e Alan Dye entrerà in Meta entro la fine del mese. Bloomberg riferisce inoltre che Tim Cook starebbe valutando l’ipotesi di lasciare la carica di CEO già l’anno prossimo, una possibilità che contribuisce a rendere ancora più delicato il contesto generale.


















































































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