Da mesi si discute dell’ipotesi che OpenAI possa introdurre le pubblicità ChatGPT nella versione gratuita del servizio. A suo tempo Sam Altman aveva definito l’idea “inquietante” e “una sorta di ultima spiaggia”, lasciando però uno spiraglio aperto. Oggi quello spiraglio sembra essersi trasformato in un percorso concreto.
Stando a quanto riportato da Engadget, Altman aveva espresso chiaramente il proprio disagio per un modello basato sugli annunci, spiegando che l’abbinamento tra AI conversazionale e advertising è, a suo giudizio, particolarmente delicato. Nonostante ciò, non aveva escluso la possibilità di adottarlo qualora necessario. Una posizione che oggi sembra tornare d’attualità: secondo The Information, OpenAI avrebbe già preso in considerazione l’inserimento di ads all’interno delle chat, almeno per gli utenti che non pagano l’abbonamento.
A confermare la direzione ci pensa la versione beta più recente dell’app Android di ChatGPT. All’interno del codice sono state individuate stringhe che fanno esplicito riferimento a funzioni come “ads feature”, “search ad” e addirittura “bazaar content”. È un indizio piuttosto solido del fatto che l’infrastruttura per ospitare pubblicità sia in costruzione.
A questo punto la domanda inevitabile è: le pubblicità ChatGPT arriveranno anche su iOS? Con ogni probabilità sì, perché non avrebbe senso per OpenAI differenziare in modo così netto il trattamento tra piattaforme.
C’è però un dettaglio importante. Su iPhone esiste una via alternativa per accedere a ChatGPT, ed è quella offerta da Siri. Da iOS 18 in poi, se il sistema non riesce a rispondere a una domanda, passa automaticamente la richiesta a ChatGPT sfruttando l’accordo tra Apple e OpenAI. E in quel percorso, esattamente come accade per i dati non utilizzati per l’addestramento dell’AI, non sembrano esserci spazi per l’inserimento di annunci.

In altre parole, nel momento in cui ChatGPT introdurrà gli ads nella sua app principale, chi usa un iPhone potrà continuare a interrogare il modello tramite Siri senza mai imbattersi in contenuti pubblicitari. È una differenza non da poco, e potrebbe spostare un bel po’ di traffico verso l’integrazione nativa di Apple.
Tuttavia, permangono alcune questioni irrisolte. Quando esattamente OpenAI attiverà il sistema pubblicitario, in che modo gli annunci verranno mostrati e quanto saranno invadenti.
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