Apple ha subito una pesante sconfitta in Germania, dove la Corte Federale di Giustizia ha respinto il suo appello contro la decisione dell’Antitrust tedesco.
Il verdetto conferma che l’azienda di Cupertino sarà soggetta a un regime di “controllo sugli abusi” per cinque anni, durante il quale le autorità tedesche potranno intervenire contro eventuali pratiche anticoncorrenziali.
La sentenza si basa sulla posizione dominante di Apple nel mercato, il cui ecosistema altamente integrato e riservato esclusivamente agli utenti dei suoi dispositivi le garantisce un controllo significativo. I giudici hanno evidenziato come il colosso tech disponga di “risorse finanziarie immense” e di una rete di prodotti e servizi “strettamente interconnessi”, che le permettono di dettare le regole per gli sviluppatori di terze parti e di influenzare direttamente l’accesso dei consumatori.
Apple ha contestato la decisione, affermando che l’Antitrust tedesco ha travisato il contesto competitivo e che il verdetto “sottovaluta il valore di un modello di business incentrato sulla privacy e sulla sicurezza”. Tuttavia, la designazione rimane valida, allineando Apple ad altri giganti tecnologici come Google, Meta e Amazon, già soggetti a restrizioni speciali in Germania.
Tra i punti critici c’è anche la questione della App Tracking Transparency, la funzione che impone alle app di ottenere il consenso esplicito degli utenti prima di poterli tracciare. Le autorità stanno indagando per capire se Apple stia utilizzando questa politica per avvantaggiarsi rispetto ai concorrenti, limitando la loro capacità di raccogliere dati e quindi di generare entrate dalla pubblicità.
Il presidente dell’FCO, Andreas Mundt, ha accolto con favore la sentenza, affermando che la decisione conferma il ruolo dell’ente nel supervisionare Apple.
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