Nuovi dettagli emergono sul misterioso dispositivo AI nato dalla collaborazione tra Jony Ive, ex chief designer di Apple, e OpenAI. A fare chiarezza sono stati dei documenti depositati in tribunale, che rivelano che il prossimo gadget firmato Ive non sarà un auricolare né un dispositivo indossabile.
La vicenda è legata alla causa per violazione di marchio intentata da iyO, una startup supportata da Google, che sta sviluppando auricolari su misura definiti “il primo computer audio del mondo”. Nei documenti presentati, iyO sostiene che OpenAI e la startup io (acquisita da OpenAI per 6,5 miliardi di dollari e co-fondata da Ive) fossero ben consapevoli del prodotto, tanto da averne richiesto una demo.
Tang Tan, co-fondatore di io ed ex dirigente Apple, ha risposto chiarendo che il primo dispositivo che intendono lanciare non è né un auricolare né un dispositivo indossabile. Tan ha inoltre spiegato che, durante le fasi iniziali di ricerca, l’azienda ha analizzato una vasta gamma di prodotti audio esistenti, ma la direzione scelta è diversa: il gadget sarà da tasca o da scrivania e non sarà messo in commercio prima di un anno.
Queste informazioni smentiscono le recenti previsioni dell’analista Ming-Chi Kuo, che ipotizzava un dispositivo da portare al collo “come una collana”, ipotesi ora decisamente in dubbio, dato l’approccio dichiarato da Ive e soci.
Le indiscrezioni precedenti suggerivano comunque che il nuovo dispositivo sarà compatto, privo di schermo, in grado di percepire il contesto circostante e pensato per affiancare i dispositivi principali come iPhone e MacBook Pro. Sam Altman, CEO di OpenAI, avrebbe descritto il prototipo come “la cosa tecnologicamente più cool mai vista”, con l’obiettivo di raggiungere 100 milioni di unità vendute più velocemente di qualunque altro prodotto tecnologico.
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