Apple ha sempre avuto l’obiettivo di creare tecnologie che aiutano le persone a vivere meglio. L’azienda progetta prodotti intuitivi e semplici da usare, che funzionano perfettamente insieme, e che proteggono la privacy e la sicurezza. Dal lancio dell’App Store nel 2008, Apple ha lavorato al fianco di sviluppatori e sviluppatrici per dare vita a uno dei marketplace più vivaci, sicuri e di successo.
Milioni di persone in Europa scelgono i prodotti Apple perché li amano e si fidano. Gli sviluppatori e le sviluppatrici li scelgono per raggiungere utenti in tutto il mondo e far crescere la propria attività. È un modello che funziona, in Europa e nel resto del mondo.
Il Digital Markets Act (DMA), tuttavia, obbliga l’azienda ad apportare modifiche definite preoccupanti al modo in cui i prodotti vengono progettati e offerti agli utenti in Europa.
Che cos’è il Digital Markets Act?
Il Digital Markets Act è un regolamento dell’Unione Europea introdotto nel 2022 per rimodulare il modo in cui alcune aziende tecnologiche progettano i loro prodotti. La normativa prevede un lungo elenco di regole, ma la loro applicazione sembra essere molto diversa da un’azienda all’altra.
Secondo Apple, il DMA influisce su numerosi aspetti dell’esperienza degli utenti europei, dal download delle app ai pagamenti fino all’integrazione fra prodotti. La Commissione Europea, responsabile del DMA, ha sollecitato feedback da aziende e cittadini sui suoi effetti. Apple ha quindi pubblicato un aggiornamento rivolto agli utenti UE sui cambiamenti già introdotti e su quelli futuri.
L’impatto del DMA sugli utenti in Europa
Ritardi nella disponibilità delle funzioni
Il DMA richiede che la società renda disponibili determinate funzioni anche su prodotti e app non Apple prima di offrirle agli utenti. Questo comporta complessità ingegneristiche che hanno già causato ritardi.
La funzione Traduzione in tempo reale con gli AirPods utilizza Apple Intelligence per consentire la comunicazione in lingue diverse. È stata progettata affinché le conversazioni restino riservate ed elaborate sul dispositivo stesso, senza accesso da parte di Apple. Il colosso di Cupertino afferma che ulteriori lavori sono necessari per garantire che tali conversazioni non siano accessibili nemmeno ad altre aziende o sviluppatori.
La funzione Duplica iPhone permette di visualizzare e interagire con il dispositivo da Mac. Apple dichiara che non esiste ancora un metodo sicuro per trasferire questa funzionalità su prodotti non Apple senza rischi per i dati, motivo per cui non è disponibile nell’Unione Europea.
Anche funzioni come Luoghi visitati e Itinerari preferiti in Mappe, che memorizzano localmente i dati della posizione, hanno subito ritardi. Apple non ha trovato una modalità sicura per condividerle con terze parti senza esporre dati sensibili.
L’azienda sostiene di aver proposto soluzioni per proteggere i dati, ma la Commissione Europea le ha respinte. Inoltre, secondo la Commissione, Apple non può rilasciare queste funzioni agli utenti fino a quando non saranno disponibili anche su dispositivi non Apple.
Apple sottolinea che questo meccanismo rallenta inevitabilmente il rilascio di innovazioni in Europa e che la lista di funzioni ritardate continuerà ad ampliarsi.
Un’esperienza con le app meno intuitiva e con maggiori rischi
Apple rivendica di aver gestito l’App Store come marketplace sicuro e affidabile, ma il DMA obbliga ad aprirsi a sistemi alternativi che introducono rischi.
Gli utenti dell’UE possono trovarsi esposti a:
- Più rischi quando scaricano app e fanno pagamenti. Il DMA consente sideloading, marketplace esterni e sistemi di pagamento alternativi non soggetti agli stessi standard di sicurezza. Apple cita esempi di frodi tramite finte app bancarie, malware camuffati da giochi e commissioni eccessive senza rimborsi.
- Un’esperienza meno intuitiva. Gli utenti europei devono ora muoversi tra più marketplace con interfacce e regole differenti. Questo, secondo Apple, aumenta la probabilità di scaricare app fraudolente e complica la gestione in caso di problemi.
- Una nuova esposizione ad app pericolose. Per la prima volta su iPhone sono disponibili app pornografiche da marketplace terzi, come Hot Tub annunciata da AltStore, e app di gioco d’azzardo in aree dove erano vietate per legge.
Apple ribadisce di aver creato l’App Store come luogo centrale, affidabile e verificato, ma afferma che il DMA ne sta alterando il modello con effetti negativi.
Nuove minacce per la sicurezza e la privacy
La società segnala che il DMA consente ad altre aziende di richiedere accesso a dati e tecnologie core dei dispositivi. L’azienda afferma di essere obbligata ad accogliere quasi tutte le richieste, anche se rischiose.
Le più preoccupanti includono:
- Tutti i contenuti delle notifiche ricevute. Dati di messaggi, email, notifiche sanitarie e altro, attualmente non accessibili nemmeno ad Apple, potrebbero essere resi disponibili a terzi.
- L’intera cronologia delle reti Wi-Fi collegate. Queste informazioni possono rivelare dettagli sulla posizione e sulle attività, come visite a ospedali, cliniche o tribunali.
Apple sostiene che aziende concorrenti stiano chiedendo sempre più dati, aumentando i rischi di sorveglianza. La Commissione Europea, tuttavia, non considera valide le preoccupazioni dell’azienda in tema di privacy e sicurezza.
Il DMA sta raggiungendo il suo obiettivo?
Secondo le autorità europee il DMA dovrebbe promuovere la concorrenza e ampliare la scelta dei consumatori. Apple afferma che stia accadendo l’opposto.
- Minore possibilità di scelta. Funzioni ritardate o assenti impediscono agli utenti europei di accedere alle stesse opzioni disponibili nel resto del mondo.
- Meno differenziazione. Obbligare Apple a sviluppare funzioni per prodotti non Apple renderebbe iOS più simile ad Android, limitando le differenze.
- Concorrenza sleale. Apple segnala che le regole si applicano soprattutto a lei, nonostante Samsung e altri brand cinesi dominino il mercato europeo.
L’azienda evidenzia inoltre l’incertezza causata dalle interpretazioni mutevoli della Commissione e le sanzioni considerate arbitrarie e punitive.
La prospettiva di Apple sul DMA
Apple sostiene che dopo oltre un anno dall’entrata in vigore del DMA la situazione per gli utenti europei sia peggiorata. Vengono compromessi sicurezza, privacy, innovazione e integrazione fra prodotti.
Secondo l’azienda, la legge non favorisce nemmeno i mercati, ma piuttosto aziende consolidate che sfruttano la normativa per ottenere dati o tecnologie Apple.
Nonostante ciò, Apple continua a dedicare risorse per rispettare i requisiti e introdurre nuove funzioni in Europa. Tuttavia, l’azienda dichiara che non tutti i problemi creati dal DMA sono risolvibili e invita i legislatori europei a riconsiderare le conseguenze della normativa sugli utenti.
Apple conclude ribadendo che gli utenti europei meritano la stessa esperienza offerta nel resto del mondo e che continuerà a battersi per garantire standard elevati.
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