Era il 2010, un anno che per Apple avrebbe dovuto segnare una svolta. L’iPad stava per cambiare il modo di vivere la tecnologia e l’iPhone 4 prometteva di ridefinire lo smartphone moderno. Linee in acciaio, vetro lucente, un design che ancora oggi resta iconico. Ma bastò un gesto semplice, impugnare il telefono come sempre, per far crollare l’incantesimo.
Fu il momento in cui nacque l’Antennagate. Gli utenti si accorsero che il segnale spariva non appena toccavano il bordo del dispositivo. Le barre del segnale cadevano come tessere di domino e il caso esplose ovunque.
Apple cercò di gestire la situazione e Steve Jobs, nel suo stile diretto e un po’ provocatorio, disse:
“Stai solo tenendo l’iPhone nel modo sbagliato.”
Ma la verità era più complessa e, in fondo, più affascinante. Non era colpa dell’hardware. Era un errore nel software.
Apple spiegò che la formula usata per calcolare la potenza del segnale mostrava due barre in più rispetto alla realtà. “
Abbiamo scoperto che la formula con cui calcoliamo quante barre visualizzare è completamente errata. In molti casi mostriamo quattro barre quando dovremmo mostrarne solo due. Gli utenti che vedono un calo improvviso non stanno perdendo segnale, è solo che i valori iniziali erano sbagliati.”
Per anni, nessuno seppe esattamente cosa fosse cambiato nel codice. Il bug venne risolto in un aggiornamento software, ma il mistero rimase. Fino ad oggi. Sam Henry Gold, ingegnere e designer, ha deciso di scavare nei vecchi firmware dell’iPhone 4.
“Ho scaricato entrambi i firmware e ho iniziato a cercare. Nel framework CoreTelephony ho trovato un file interessante, CommCenter. Guardando le stringhe ho capito che lì dentro si nascondeva la formula delle barre.”
La scoperta è sorprendente nella sua semplicità. Il codice non calcolava male, ma interpretava male i dati. La tabella di riferimento, la cosiddetta lookup table, era sbilanciata. I valori erano troppo ottimistici, e la conseguenza era che la maggior parte degli utenti vedeva quattro o cinque tacche anche con un segnale debole. Poi bastava coprire un’antenna e le tacche precipitavano all’improvviso.
Con l’aggiornamento a iOS 4.0.1 Apple ha corretto quei valori. Una modifica minuscola, appena venti byte di codice, ma capace di riscrivere la storia.
“Quando tracci i nuovi valori su un grafico – spiega Gold – vedi che la curva è più morbida. È più difficile vedere cinque tacche, ma anche più difficile perderle tutte in un colpo solo. Ecco la differenza. Venti byte.”
Gold ha pubblicato un grafico che mostra chiaramente l’evoluzione. Prima, la linea del segnale crollava in picchi improvvisi. Dopo la correzione, il comportamento diventava stabile e coerente. Come se il telefono avesse finalmente trovato equilibrio.
E c’è anche un dettaglio psicologico che non sfugge all’ingegnere. Apple aumentò l’altezza grafica delle barre più basse, così che una o due tacche non sembrassero così scoraggianti. Una scelta sottile ma geniale, che dimostra come a Cupertino nulla sia mai davvero casuale.
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