Apple ha ufficializzato una nuova iniziativa pensata per gli sviluppatori che integrano mini app o mini giochi nelle proprie app native, un modello che negli ultimi anni ha acquisito un peso notevole soprattutto nei mercati asiatici. Con il Mini Apps Partner Program, la società di Cupertino vuole regolamentare questo ecosistema e renderlo economicamente sostenibile, senza rinunciare al controllo sull’esperienza utente.
Secondo Apple, le mini app sono esperienze autonome basate su tecnologie web come HTML5 e JavaScript, e fino ad oggi erano rimaste in una sorta di zona grigia dell’App Store. Il nuovo programma crea invece un quadro ufficiale, con condizioni precise e una struttura di commissioni aggiornata.
Apple descrive così il nuovo programma:
“Oggi presentiamo il Mini Apps Partner Program, che amplia il supporto dell’App Store per le app che offrono mini app. Le mini app sono esperienze autonome costruite con tecnologie web come HTML5 e JavaScript. Questo programma è progettato per aiutare gli sviluppatori che ospitano mini app a far crescere il loro business e ad aumentare la disponibilità delle mini app sull’App Store, il tutto garantendo un’ottima esperienza per i clienti.
I partecipanti possono beneficiare di una commissione ridotta al 15% sulle vendite degli acquisti in-app idonei. Per essere idonee a questa commissione ridotta, le app partecipanti devono supportare alcune tecnologie dell’App Store, tra cui la Declared Age Range API e la Advanced Commerce API, per contribuire a fornire un’esperienza sicura e fluida per clienti di tutte le età.”
La società chiarisce inoltre che le mini app non devono essere controllate dallo sviluppatore dell’app ospitante, una regola che punta a evitare bypass o ecosistemi chiusi dentro app che replicano marketplace interni.
Il tempismo di questa novità non sorprende. Da mesi si parla dell’accordo con Tencent per regolare le mini app e i mini giochi all’interno di WeChat, una piattaforma che muove volumi enormi e in cui Apple non aveva mai potuto applicare un modello di commissioni chiaro. Il nuovo programma sembra offrire proprio quel tipo di infrastruttura tecnica e normativa.

Parallelamente, Apple ha aggiornato anche le linee guida di Apple per la revisione delle app. Una delle novità più rilevanti riguarda le app dei creator, per cui viene introdotto un requisito esplicito:
“Le app dei creator devono prevedere un modo per identificare i contenuti che superano la classificazione d’età dell’app, utilizzare un meccanismo di restrizione basato sull’età verificata o dichiarata per limitare l’accesso agli utenti minorenni.”
È un altro pezzo di una strategia più ampia che punta a rafforzare la protezione dei minori e l’affidabilità delle piattaforme di contenuti integrati.

























































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