Sposarsi online sta diventando sempre una pratica più diffusa. Dopo un primo periodo in cui si vedevano coinvolti i membri delle forze dell’ordine che non avevano alternative, si sono aperte nuove frontiere che non sempre conducono ad attività lecite e legittime.
Immaginatevi con un iPad in mano a proclamare il più importante “sì” della vostra vita. La legge permette i matrimoni online, così come qualsiasi altro mezzo “mediatico”, addirittura mediante telegrammi. Nonostante sia ormai una pratica diffusissima, vengono sollevate le prime accuse riguardo al pericolo a cui questi possono portare.
“Parte della ragione per cui sarebbe preferibile avere entrambi i coniugi di fronte un prete o un giudice è di assicurarsi che la scelta sia voluta”, afferma il professore Adam Candeub al Michigan State University College of Law. “In alcuni casi, volenti o nolenti, potremmo sposare chiunque nel mondo”.
In alcuni casi questi tipi di matrimoni sono indispensabili per eludere le leggi sull’immigrazione di alcuni paesi e permettere ad uno dei due coniugi di raggiungere l’altro, ma in altri purtroppo si evidenziano problematiche ben più gravi, come il traffico di esseri umani. I matrimoni online rappresentano un modo veloce e soprattutto legale per portare donne e bambine in altri paesi, dove saranno forzate a prostituirsi.
Di certo non è possibile vietare una risorsa così preziosa, ma quantomeno sarebbe ora di iniziare a porre alcuni freni, in modo da avere un controllo più pratico e diffuso.
Via | Gizmodo
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