Recentemente il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha visitato la Casa Bianca. Tra i vari argomenti spaziati con il presidente statunitense Barack Obama, ne sono stati toccati alcuni anche meno “professionali”: Obama ringrazia il Giappone per invenzioni come i mangia, gli anime, il karate… e le emoji.

Sono tanti gli aspetti della cultura giapponese che hanno influenzato quella statunitense. Le emoji, in particolare, sono apparse in Giappone per la prima volta alla fine degli anni ’90 sui telefoni dell’operatore NTT DoCoMo. La parola stessa “emoji”(絵文字 – えもじ) è l’unione della parola “e” (え- 絵immagine) e “moji” ( もじ – 文字carattere).
Nel 2008 Apple aveva reso possibile sfruttare questi caratteri unicamente sui terminali giapponesi, ma da iOS 5 in poi la funzione è divenuta (come sappiamo) nativa.
Via | Mashable
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