Nei giorni scorsi, Taylor Swift si è fatta portavoce degli artisti (soprattutto quelli minori) per combattere la politica di Apple relativa al nuovo servizio di musica in streaming. Ebbene, la cantante ha avuto la meglio!
Tutti voi saprete che Apple Music prevede un periodo di prova gratuita di 3 mesi per gli utenti. Molti di voi però non sapevano che durante questi 3 mesi di prova, gli artisti non venivano pagati da Apple. La Swift allora ha inviato una lettera aperta, nella quale descriveva tutta la propria ammirazione nei confronti dell’azienda ma anche tutta la delusione per questa scelta. Veniva inoltre specificato che per il potere dell’azienda nel campo musicale e per il patrimonio di cui dispone, avrebbe potuto pagare gli artisti anche durante i 3 mesi di prova gratuita, senza danneggiare il settore e soprattutto gli emergenti.
Apple, per non compromettere il lancio del servizio con “frecciatine” negative provenienti dall’artista più seguita e che vende di più in assoluto su iTunes, ha accolto “il consiglio” ed ha quindi deciso di cambiare le carte in tavola, pagando gli artisti anche nei 3 mesi di prova.
Apple inoltre, è l’azienda che pagherà le commissioni più alte alle etichette discografiche, assicurando loro dal 71,5% al 73% di tutti i ricavi delle sottoscrizioni a pagamento, contro gli standard che si fermano al 70%.
Insomma, tutto bene quel che finisce bene.
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