E’ già successo in Germania, dove il Paese ha espressamente vietato a Facebook di collezionare dati dagli utenti attraverso Whatsapp per fini pubblicitari. All’azienda di Zuckerberg è stato anche intimato di eliminare tutti i dati ottenuti fin ora. Adesso la storia sembrerebbe ripetersi anche in Italia.
In particolare, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha avviato due procedimenti istruttori nei confronti di Whatsapp per valutare due presunte violazioni del Codice del Consumo.
Un primo procedimento accerterà se la società ha costretto gli utenti ad accettare integralmente i nuovi termini contrattuali, in particolare la condivisione dei propri dati personali con Facebook, Il secondo procedimento invece, è diretto ad accertare la vessatorietà di alcune clausole.
Staremo a vedere come andrà a finire.
Via | Repubblica
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