Come comunicato dalla stessa Apple tra qualche giorno in occasione del WWDC verrà presentato il nuovo e tanto atteso servizio di streaming cloud della società californiana. Tra le funzione più attese vi è sicuramente quella musicale, anche se al momento non si hanno informazioni certe sul funzionamento. La preoccupazione più diffusa tra gli utente è se il sistema supporterà o meno anche i contenuti non acquistati tramite iTunes?
Sull’argomento ha cercato di fare chiarezza Welton Dodd di GigaOM. Nella sua spiegazione si fa riferimento a rumors e voci di corridoio secondo i quali Apple avrebbe accettato di pagare una fee prefissata per tutti i brani sincronizzati su iCloud, ma non acquistati attraverso lo store della Mela. Il motivo sarebbe ovviamente quello di evitare problemi e limitazioni nell’utilizzo del servizio ai vari utenti e al tempo stesso non scontentare le varie case discografiche.
Sempre secondo quanto afferma Dodd, Apple si sarebbe premurata di inserire questa clausola all’interno degli accordi presi e accettati nelle settimane scorse dalle varie etichette. Una soluzione che potrebbe fare tutti contenti, compresa la società di Cupertino che non dovendo caricare sui propri server milioni e milioni di brani musicali potrà “investire” parte di questa spesa mancata, pagando una quota minima per i brani non acquistati da iTunes.
Che magari questa scelta sia l’arma in più sulla quale fa affidamento Apple per superare Google e Amazon? tra qualche giorno inizieremo ad avere le prime risposte.
Via | CultofMac
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