L’Unione Europea punta ad aumentare i controlli su WhatsApp, con l’intenzione di inserire la piattaforma di messaggistica tra le Very Large Online Platform (VLOP) previste dal Digital Services Act, in vigore dall’estate 2023.
Al centro dell’attenzione ci sono i Canali WhatsApp, la funzione introdotta lo scorso anno che permette di trasmettere messaggi a un vasto pubblico. Secondo fonti citate da Bloomberg, i Canali dovranno “soddisfare elevati standard di moderazione e trasparenza dei contenuti”. Le chat private resteranno escluse da queste regole, poiché il DSA si applica soltanto ai servizi con un impatto pubblico.
Con questa decisione, WhatsApp seguirebbe le orme di Facebook e Instagram, già inserite nella lista delle VLOP gestite da Meta. La designazione non è ancora ufficiale, ma la Commissione Europea avrebbe già notificato la decisione all’azienda.
Il Digital Services Act considera “Very Large Online Platform” ogni servizio con oltre 45 milioni di utenti mensili nell’Unione Europea. Come specifica l’UE, questa classificazione “attiva norme specifiche che affrontano i rischi legati ai contenuti illegali e agli impatti sui diritti fondamentali, sulla sicurezza pubblica e sul benessere dei cittadini”.
Stando ai dati forniti dalla stessa piattaforma, i Canali WhatsApp avevano 46,8 milioni di utenti mensili attivi a fine 2024, superando già la soglia stabilita dal DSA. Un numero che sarebbe cresciuto ulteriormente, raggiungendo 51,7 milioni a giugno 2025.
Dal canto suo, Meta non ha ancora rilasciato commenti in merito. Tuttavia, ci si aspetta che ci siano delle reazioni politiche. L’ex presidente Donald Trump, che in passato ha già manifestato la sua contrarietà alle regolamentazioni europee, potrebbe tornare a minacciare l’imposizione di nuovi dazi contro l’UE per tutelare le aziende tecnologiche statunitensi.





































































































































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