Di tanto in tanto, il mondo del collezionismo tecnologico ci ricorda quanto la storia di Apple sia recente e, al tempo stesso, leggendaria. Questa volta il protagonista è il contratto di fondazione di Apple, l’atto di nascita dell’azienda, il documento che nel 1976 sancì formalmente la nascita della Apple Computer Company.
Si tratta di un pezzo di storia comparso raramente sul mercato e che ora sarà messo all’asta con una valutazione tra i 2 e i 4 milioni di dollari.
Stando a quanto riportato da Airang News, Christie’s ha confermato che metterà all’asta il contratto originale firmato da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ron Wayne. Si tratta di un documento di tre pagine che definiva le quote iniziali della società: 45% a Jobs, 45% a Wozniak e 10% a Wayne. È lo stesso contratto che, pochi giorni dopo, Wayne avrebbe rinnegato firmando l’accordo di recesso per soli 800 dollari. Una scelta che oggi appare quasi surreale se si pensa che quella stessa quota varrebbe circa 400 miliardi.
Christie’s proporrà il contratto di fondazione e l’accordo di ritiro di Wayne come un unico lotto nella vendita programmata per il 23 gennaio 2026. Questo dettaglio non è da poco, perché unisce in un solo pacchetto la nascita e la “fuga” di uno dei cofondatori più discussi della Silicon Valley.

È interessante notare che la figura di Ron Wayne continua a esercitare un fascino particolare. La scelta di Wayne di lasciare l’azienda è stata motivata dal timore di perdere beni personali e di essere trascinato in responsabilità finanziarie, il che dimostra un’elevata prudenza. La sua uscita è oggi parte integrante del mito Apple, quasi quanto i primi Macintosh o l’introduzione dell’iPhone.





























































































































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