Interessanti dati giungono dall’osservatorio dell’AGCOM sulla telefonia mobile per il 2011: calano le nuove SIM attivate – quasi tutte in abbonamento – rispetto al 2010, crescono traffico voce e SMS. L’effetto smartphone si fa sentire.
In particolare, i dati mostrano come sì le SIM totali siano in crescita, ma con un rallentamento rispetto al periodo 2010 (1,7 milioni nel 2011 contro 2,6 nell’anno precedente). Come abbiamo anticipato, i nuovi contratti sono da imputarsi a schede in abbonamento, con un notevole peso, il 45%, delle utenze business.
Il traffico voce è cresciuto dell’8% anno su anno superando i 130 miliardi di minuti, mentre gli SMS hanno subito un +3,7%, aggirandosi sugli 89 miliardi.
Analizzando i dati riguardanti gli operatori, TIM e Wind guadagnano lo 0,7% di quote di mercato, mentre Vodafone ne lascia l’1,3%. Stabile la fetta di 3 Italia, che si mantiene al 10% delle utenze.
I contratti business attivati sono stati 800000, in linea con l’anno precedente, e rappresentano il 12,7% delle utenze complessive.
Nonostante la crescita degli abbonamenti, comunque, a fare da padrone sono ancora le linee prepagate, con l’82,7% del mercato, in calo rispetto all’84,2% del 2010. I fattori di un tale successo dei contratti di tipo postpaid (prorpio gli abbonamenti, quindi) negli ultimi anni può essere ritrovato nelle offerte “telefono incluso” e “tutto incluso” di molti operatori che, grazie agli ultimi costosi smartphone, risultano all’utente quantomai convenienti.
E voi, preferite una comune prepagata o avete scelto un abbonamento?
Via | Mondo3
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