I benchmark dell’iPad mini 7 svelano un notevole aumento di prestazioni

L’iPad mini di settima generazione è finalmente apparso su Geekbench, confermando alcune specifiche tecniche chiave, tra cui la presenza di 8GB di memoria. I risultati dei benchmark rivelano anche come si comporta la versione a 5 core della GPU del chip A17 Pro, evidenziando un’interessante differenza rispetto alla variante utilizzata nell’iPhone 15 Pro.

L’iPad mini 7, identificato come “iPad 16,2” nel database Geekbench, monta lo stesso system-on-chip (SoC) A17 Pro introdotto l’anno scorso con l’iPhone 15 Pro. Il chip a sei core opera a una frequenza di 3,78 GHz, esattamente come nella versione per smartphone, ma con una differenza: la GPU del mini ha 5 core invece di 6. Questa scelta suggerisce che la versione del chip presente nel nuovo iPad mini potrebbe essere una versione “binned”, ossia selezionata con prestazioni leggermente inferiori rispetto al modello di punta.

Nonostante la GPU ridotta, i punteggi ottenuti dal nuovo iPad mini nei test Geekbench sono comunque notevoli. In single-core, il dispositivo raggiunge punteggi compresi tra 2.710 e 2.840, mentre nel multi-core oscilla tra 6.274 e 6.982. Sebbene queste cifre siano leggermente inferiori a quelle dell’iPhone 15 Pro, che ottiene circa 2.888 in single-core e 7.169 in multi-core, rappresentano comunque un significativo passo avanti rispetto alla precedente generazione di iPad mini.

A titolo di confronto, l’iPad mini di sesta generazione del 2021, equipaggiato con un chip A15 Bionic, registrava punteggi di circa 2.121 in single-core e 5.367 in multi-core. Questo significa che l’iPad mini 7 offre un notevole salto prestazionale, reso possibile anche grazie al raddoppio della memoria RAM, che passa da 4GB a 8GB.

Ecco una panoramica delle principali differenze tra i dispositivi:

Oltre alle prestazioni della CPU, anche la GPU del nuovo iPad mini fa un importante salto in avanti. Il punteggio Metal della GPU è passato da 19.486 sull’iPad mini 6 a 25.895 nella settima generazione, confermando un miglioramento netto nelle capacità grafiche, nonostante la GPU a 5 core.