Appena sembrava che Internet avesse finalmente fatto pace con la strana evoluzione dei nomi scelti da Apple per i suoi iPhone, ecco che tutto torna al punto di partenza.
A riaccendere il dibattito è stato un recente report che anticipa che a partire da quest’anno, Apple potrebbe iniziare a rinominare i suoi sistemi operativi in base all’anno di rilascio, o meglio, con riferimento all’anno successivo. Come già fanno le case automobilistiche. O come fa Samsung. Insomma, non è un’idea completamente fuori dal mondo.
L’introduzione di un iOS 26 al posto dell’atteso iOS 19 potrebbe sembrare strana all’inizio, ma c’è da scommettere che in breve tempo diventerà naturale. Il vero problema, semmai, è il disallineamento che si creerebbe con i nomi degli iPhone. Pensare a un iPhone 18 con iOS 26 suona decisamente poco coerente. E più passano gli anni, più questo divario numerico rischia di diventare fastidioso.
Con l’arrivo del nuovo modello “Air”, che dovrebbe sostituire la variante Plus, Apple avrebbe l’occasione perfetta per rivedere l’intera nomenclatura della gamma. Potrebbe essere il momento giusto per dire addio a etichette come “Pro Max” e adottare un linguaggio più moderno e coerente con il resto del suo ecosistema. L’introduzione di un iPhone Ultra, affiancato a un iPhone Air, risulterebbe molto più in linea con nomi già consolidati come Apple Watch Ultra, i chip M3 Ultra e persino CarPlay Ultra.
In fondo, quando Apple ha iniziato a superare soglie come iPhone 12 e 13, in molti si aspettavano che, prima o poi, avrebbe abbandonato del tutto i numeri, adottando uno stile più simile a quello usato con i MacBook. Una mossa che, pur avendo avuto i suoi alti e bassi, avrebbe semplificato la comunicazione. Tuttavia, con il passare degli anni, il pubblico si è abituato. I numeri hanno continuato a crescere, sembrando meno ridicoli del previsto.
Se però si dovesse passare ad iOS 26, mentre l’iPhone restasse fermo alla serie 17, la sensazione di incoerenza potrebbe riaffiorare con forza. Non sarebbe strano se riaprissero discussioni su podcast, forum e social.
A questo punto, le strade possibili sono tre. La prima è che Apple non cambia nulla e continua a numerare gli iPhone come ha sempre fatto, introducendo la nuova convenzione solo per i sistemi operativi. La seconda opzione, più radicale ma potenzialmente efficace, prevede un allineamento completo, con l’iPhone 26 che verrebbe lanciato a settembre insieme a iOS 26, risolvendo ogni dubbio.
Una scelta che potrebbe sembrare complicata nel breve periodo, ma facilmente comprensibile sul lungo termine, proprio come avviene con le auto.
La terza ipotesi, la più affascinante ma anche la meno probabile, è che Apple decida di eliminare del tutto i numeri dagli iPhone. Li chiamerebbe semplicemente iPhone, iPhone Air, iPhone Pro e iPhone Ultra, utilizzando l’anno per identificare la generazione nei documenti ufficiali o nelle schede tecniche. Il problema, in questo caso, è che Apple continua a vendere anche i modelli precedenti, rendendo difficile distinguere in modo chiaro le varie generazioni. A differenza dei Mac, dove è più intuitivo capire quale sia il modello attuale, con gli iPhone questa strategia rischia di creare confusione.
A complicare ulteriormente le cose c’è l’iPhone 16e, un modello pensato per rappresentare l’opzione più economica della gamma e che basa tutta la sua identità proprio sulla numerazione. Pensare di passare a un ipotetico “iPhone E” sarebbe quantomeno azzardato, per non dire cacofonico. “Sixteeny” suona già abbastanza strano.
Che Apple decida di cambiare i nomi degli iPhone quest’anno, l’anno prossimo o mai, l’introduzione di una nuova nomenclatura basata sull’anno per iOS è sufficiente a riaprire il dibattito. E, come sempre, non mancheranno le opinioni di ogni genere.
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