Meta continua a lavorare dietro le quinte sul futuro dei dispositivi indossabili e, tramite The Verge, ha condiviso alcuni dettagli aggiornati sugli Aria Gen 2, la seconda generazione dei suoi occhiali sperimentali per la ricerca. Non si tratta ancora di un prodotto destinato ai consumatori, ma il progetto mostra chiaramente la direzione che l’azienda sta prendendo nel campo dell’intelligenza artificiale, della visione computazionale e della realtà aumentata.
Questi nuovi occhiali sono concepiti come piattaforma di test per tecnologie emergenti. Meta li definisce un “testbed” per l’intelligenza artificiale, la robotica e l’informatica spaziale. Rispetto alla prima versione, i progressi sono evidenti. Aria Gen 2 integra infatti un avanzato sistema di tracciamento oculare che rileva elementi come lo sguardo di ciascun occhio, il punto di convergenza, il centro e il diametro della pupilla, i battiti di ciglia e persino il centro corneale.
Per quanto riguarda la visione artificiale, sono presenti telecamere multiple per il tracciamento 3D di mani e oggetti, con una precisione che, secondo Meta, potrebbe persino essere utile per addestrare mani robotiche. Curiosamente, Apple ha recentemente pubblicato uno studio proprio su queste tecnologie.
All’interno del nasello è stato integrato un sensore PPG per il rilevamento del battito cardiaco, simile a quello presente sull’Apple Watch, insieme a un microfono a contatto per migliorare la qualità dell’audio in ambienti rumorosi. Un’altra novità importante riguarda il design: la montatura è ora pieghevole, più leggera rispetto alla generazione precedente e disponibile in otto taglie per adattarsi meglio alla morfologia del viso.
Dal punto di vista hardware, Aria Gen 2 include una fotocamera RGB da 12 MP, sette microfoni spaziali, sensori di luce ambientale, accelerometro, giroscopio, uno speaker stereo e una porta USB-C.
Nonostante sia ancora un prototipo, Aria Gen 2 assomiglia sempre più a un vero e proprio computer da indossare. Meta continua quindi a mostrare pubblicamente prototipi ancora lontani dal mercato, ma sempre più concreti. E mentre Apple pianifica il suo ingresso in questo stesso segmento, con l’obiettivo dichiarato di battere Meta sul tempo, il vero nodo resta il ritmo dell’innovazione.
Leggi o Aggiungi Commenti