Durante la conference call sui risultati del terzo trimestre fiscale del 2025, Tim Cook ha risposto alle crescenti speculazioni su un possibile futuro senza iPhone in un mondo sempre più dominato dall’intelligenza artificiale e da nuovi form factor hardware.
La domanda, chiaramente ispirata dalle recenti mosse di OpenAI e dalla collaborazione con la società di Jony Ive per la creazione di un nuovo dispositivo AI-centrico chiamato “io”, ha toccato un nervo scoperto. La provocazione era evidente: l’iPhone è destinato a diventare obsoleto?
Cook ha risposto con sicurezza, difendendo il ruolo centrale dello smartphone nella vita quotidiana degli utenti:
“Quando si pensa a tutto ciò che un iPhone può fare – connettere le persone, offrire esperienze, app e giochi, scattare foto e video, aiutare gli utenti a esplorare il mondo, gestire le proprie finanze e pagare – è difficile immaginare un mondo senza iPhone”.
Un’affermazione forte che sembra voler archiviare ogni ipotesi di imminente declino del dispositivo che ha segnato un’epoca.
Vale la pena ricordare che, poche settimane fa, Eddy Cue aveva invece lasciato intendere che “potremmo non aver bisogno di un iPhone nel 2035”, ma lo aveva fatto per ridimensionare il ruolo dell’iPhone nel tentativo di allentare la pressione giudiziaria sull’accordo con Google, accusato di violare le regole antitrust.
Cook, invece, pur difendendo l’iPhone, non ha escluso nuovi orizzonti per Apple. Anzi, ha lasciato intravedere futuri prodotti pensati proprio per integrare l’intelligenza artificiale:
“Non significa che non stiamo pensando ad altre cose, ma credo che si tratterà di dispositivi complementari, non sostitutivi”.
È raro che il CEO di Apple si esprima in modo così esplicito riguardo a possibili direzioni future. Uno dei prodotti a cui Cook potrebbe riferirsi è il nuovo HomePod con schermo, il cui lancio è stato posticipato a causa delle difficoltà di Apple nel sviluppare una nuova versione di Siri, ma che ora è previsto per la primavera del 2026.
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