Le voci circolate lo scorso aprile si sono concretizzate: Spotify ha ufficializzato un nuovo aumento del canone mensile per l’abbonamento Premium, che in Italia passa da 10,99 € a 11,99 €. L’incremento riguarda per ora solo il piano individuale e si applicherà a partire dal mese di settembre 2025, come indicato nella comunicazione inviata via email agli utenti già abbonati.
Il mese di agosto, quindi, sarà l’ultimo in cui sarà possibile usufruire dell’attuale tariffa. Il rincaro, che interessa diversi mercati globali oltre all’Italia, arriva in un momento delicato per l’azienda, a poche ore dalla pubblicazione di risultati finanziari deludenti che avrebbero spinto la piattaforma a rivedere la propria strategia per aumentare i ricavi.
Nella mail inviata agli abbonati, Spotify giustifica l’aumento in modo piuttosto generico, spiegando che il nuovo prezzo è necessario per continuare a investire nell’innovazione della piattaforma e garantire un servizio di qualità. Nessun dettaglio concreto, quindi, ma un richiamo all’impegno verso l’evoluzione del prodotto.
Una tempistica che risulta particolarmente interessante se si considera quanto dichiarato recentemente dal CEO Daniel Ek, che aveva spiegato come l’approccio di Spotify fosse sempre stato quello di fidelizzare gli utenti nel lungo periodo, evitando rincari frequenti e privilegiando stabilità e costanza nei prezzi. Una visione che sembrava orientata a evitare proprio aumenti come quello attuale.
Tuttavia, nemmeno il recente incremento degli abbonati su iOS, favorito dalla vittoria legale contro Apple, avrebbe prodotto i risultati economici sperati. A fronte di entrate inferiori alle attese, il colosso dello streaming ha dunque deciso di intervenire direttamente sul costo dell’abbonamento.
Al momento non è stato comunicato alcun aumento per gli altri piani, come quello Family o Student, ma non è escluso che possano seguire la stessa sorte nei prossimi mesi.
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