A pochi giorni dalla presentazione dei risultati finanziari e dalle critiche sul ritardo di Apple nel campo dell’intelligenza artificiale, Tim Cook ha riunito tutto il team Apple per un incontro aziendale straordinario, descritto da Bloomberg come un vero e proprio “discorso motivazionale della durata di un’ora”. L’evento si è svolto presso lo Steve Jobs Theater di Apple Park e aveva l’obiettivo di rassicurare i dipendenti e chiarire la visione dell’azienda sull’intelligenza artificiale.
Secondo quanto riportato da Mark Gurman, Tim Cook ha definito la rivoluzione dell’intelligenza artificiale “grande quanto, se non più grande, di Internet, degli smartphone, del cloud computing e delle app”. Ha promesso investimenti concreti per posizionare Apple come protagonista anche in questo ambito:
“Apple deve farlo. Apple lo farà”. Questa è un’occasione che dobbiamo cogliere”, ha dichiarato Cook, secondo quanto riferito da chi era presente all’incontro. “Faremo l’investimento necessario per riuscirci”.
Il meeting arriva in un momento delicato per Apple, che sta affrontando importanti defezioni verso iniziative concorrenti, come Superintelligence Labs di Meta, e alcune tensioni interne legate alla direzione dell’AI. Alcuni team hanno vissuto cambi di leadership, conflitti di priorità e disaccordi strategici, in particolare la squadra che lavora su Siri.
Secondo Gurman, è stato proprio il team di Siri a rimanere spiazzato quando è stato comunicato il ritardo della nuova versione AI dell’assistente. Inoltre, ha appreso con sorpresa delle partnership avviate con OpenAI e Anthropic, scelte che sembrano indicare un allontanamento dallo sviluppo interno di soluzioni AI.
Durante il meeting, ha preso la parola anche Craig Federighi, che ha affrontato direttamente le critiche al progetto Siri:
“Il problema è nato dal tentativo di fondere due sistemi diversi: uno per i comandi tradizionali, come impostare un timer, e uno basato su modelli linguistici di grandi dimensioni”, ha spiegato. “Inizialmente volevamo una struttura ibrida, ma ci siamo resi conto che non ci avrebbe permesso di raggiungere gli standard qualitativi di Apple”.
Tim Cook ha poi risposto alla domanda sul presunto ritardo di Apple nel mondo dell’intelligenza artificiale. La sua risposta ha rievocato una narrativa classica nella storia dell’azienda:
“Raramente siamo stati i primi. C’erano i PC prima del Mac, gli smartphone prima dell’iPhone, i tablet prima dell’iPad e i lettori MP3 prima dell’iPod”, ha ricordato il CEO. “Ma Apple ha reinventato ciascuna di queste categorie. E così sarà con l’intelligenza artificiale”.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche del pensionamento imminente del COO Jeff Williams, delle nuove iniziative Apple nel settore della salute e delle prestazioni di Apple TV+.
Per quanto riguarda la regolamentazione, Tim Cook ha affrontato la questione della crescente pressione sui colossi tecnologici:
“La realtà è che i grandi colossi tecnologici sono sotto scrutinio in tutto il mondo. Dobbiamo insistere affinché le normative siano pensate per proteggere l’utente, invece di minarne l’esperienza e la privacy”.
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