Un nuovo report di The Information svela un retroscena interessante su alcune scelte strategiche mancate di Apple. Eddy Cue, Senior Vice President of Services, sarebbe stato uno dei principali promotori di acquisizioni “ambiziose” per la società di Cupertino, arrivando a spingere Tim Cook a valutare l’acquisto di due colossi come Tesla e Netflix.
Secondo la ricostruzione, Cue riteneva che un’operazione di questa portata avrebbe potuto cambiare radicalmente il futuro dell’azienda. Cook, al contrario, si sarebbe mostrato molto più prudente, scegliendo di restare fedele alla strategia delle acquisizioni mirate e meno rischiose, come quelle di Beats e Shazam.
Le voci di un possibile interesse di Apple per Tesla circolano da anni. Elon Musk stesso ha raccontato che, nei momenti più critici dello sviluppo della Model 3, avrebbe tentato di incontrare Tim Cook per discutere di una possibile acquisizione. “Cook si sarebbe addirittura rifiutato di incontrarmi”, ha dichiarato Musk in passato. Altri report hanno riportato un retroscena diverso, secondo cui sarebbe stato Cook a proporre a Musk l’idea di un’acquisizione, ma con una condizione: Musk al comando non solo di Tesla, ma di tutta Apple.
Entrambi hanno sempre smentito pubblicamente questo episodio, ma oggi la domanda rimane aperta su come sarebbe andata se Tesla fosse entrata davvero nell’universo Apple, soprattutto alla luce della recente cancellazione del progetto Apple Car.
Anche l’acquisizione di Netflix è stata più volte immaginata dagli analisti come una mossa ideale per rafforzare il business dei servizi. Cue avrebbe spinto per questa opzione, convinto che la piattaforma streaming avrebbe permesso ad Apple di trasformare Apple TV+ in un gigante immediato, grazie a un catalogo consolidato e a milioni di abbonati già attivi. Nonostante le pressioni interne, non ci sono mai state trattative concrete con Netflix. Apple ha preferito crescere in autonomia, costruendo la sua piattaforma streaming da zero con investimenti miliardari e una strategia più selettiva sui contenuti.
Nonostante i “no” alle big company, Cue è stato protagonista dell’acquisizione di Beats nel 2014 per 3 miliardi di dollari, una delle acquisizioni più significative della storia di Apple. Una mossa che inizialmente aveva suscitato scetticismo interno, ma che si è rivelata cruciale per la nascita e il successo di Apple Music. Lo stesso vale per Shazam, comprata nel 2018 per circa 400 milioni di dollari, cifra determinata in modo quasi matematico sulla base di quanto Apple stava già investendo in pubblicità sulla piattaforma per spingere Apple Music.
Oggi il focus di Cue si è spostato sull’intelligenza artificiale. Tra i possibili target discussi ci sarebbero Perplexity e Mistral, mentre Apple continua a sviluppare modelli proprietari e a valutare partnership con OpenAI, Anthropic e Google.
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