Il team di iFixit ha pubblicato il teardown completo del nuovo MacBook Pro M5 da 14 pollici, rivelando un design quasi identico a quello del modello 2024 ma con una serie di miglioramenti interni mirati. Niente rivoluzioni, dunque, ma tanti piccoli accorgimenti che mostrano come Apple stia cercando di rendere i propri laptop leggermente più accessibili alle riparazioni.
All’interno, la configurazione generale resta invariata, ma il nuovo chip M5 porta con sé un incremento di prestazioni e un raddoppio dello storage fino a 4 TB. Il resto delle novità riguarda soprattutto l’ingegneria interna e i processi di assemblaggio.
Dettagli tecnici e nuove procedure di sicurezza
Una delle prime curiosità emerse riguarda la pubblicazione dei manuali di riparazione ufficiali Apple, ora disponibili nello stesso giorno del lancio del prodotto. Il manuale del MacBook Pro M5 include un passo inedito: la disconnessione del cavo del Battery Management System prima di iniziare qualsiasi intervento, per ridurre il rischio di cortocircuiti.
Si tratta di una prassi che iFixit consiglia da anni, ma che ora Apple ha formalizzato, segno di una maggiore apertura verso i tecnici indipendenti e gli utenti che scelgono di intervenire in autonomia.
Batterie e componenti interni più accessibili
Tra le modifiche più interessanti c’è la nuova disposizione della batteria a sei celle (72,6 Wh), quasi identica alla precedente per capacità ma leggermente diversa nel telaio interno. Ora è possibile raggiungere le linguette adesive sotto le celle centrali senza dover rimuovere il trackpad, semplificando una delle fasi più delicate della sostituzione.
Altri miglioramenti includono porte e ventole modulari, che in teoria possono essere sostituite singolarmente, anche se restano posizionate sotto la scheda logica, rendendo l’operazione ancora complessa.

Precisione Apple e difficoltà di riparazione
Il teardown mostra ancora una volta l’estrema cura di Apple nell’organizzazione interna di viti, cavi e schermature. La scheda logica ospita il chip M5 al centro, circondato dai moduli di memoria unificata e dai componenti di alimentazione.
Non mancano però le difficoltà. Per sostituire la ventola o il display è necessario un lungo processo di smontaggio e la calibrazione del Touch ID richiede ancora l’uso del software ufficiale Assistente di riparazione Apple. Tuttavia, la ricalibrazione di componenti come la tastiera e il trackpad non presenta problemi.
Un passo avanti, ma non una rivoluzione
Secondo iFixit, il MacBook Pro M5 ottiene un punteggio di 4 su 10 in termini di riparabilità: un miglioramento rispetto ad alcuni modelli precedenti, ma ancora lontano da standard più modulari. La nuova disposizione della batteria e la pubblicazione dei manuali rappresentano però un segnale positivo, indicando che Apple sta lentamente muovendosi verso una progettazione più consapevole del diritto alla riparazione.













































































































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