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Annunciato poco più di tre settimane fa, è già disponibile su App Store il primissimo titolo di Gameloft che sfrutta il celebre motore grafico Unreal Engine, Wild Blood: di seguito, vi proponiamo una nostra recensione del titolo in questione.
Partiamo innanzitutto con il parlare della storia: Wild Blood ci catapulta in un mondo medievale a sfondo apocalittico. Il regno di Albione è caduto nella disperazione più totale dopo che il suo re, Artù, ha ceduto alla rabbia nell’aver scoperto il tradimento della sua regina per Ser Lancillotto (il protagonista del gioco): il sovrano fornisce quindi il permesso alla strega Morgana di aprire un cancello demoniaco verso l’Aldilà, per permettere l’affluire nel mondo reale di mostri.
Il menù principale contiene i pulsanti principali Gioc. Singolo e Multigiocatore – quelli che portano al gioco vero e proprio – e quelli che permettono di modificare le impostazioni di gioco, di accedere al servizio Gameloft!Live e di modificare le statistiche del personaggio.
La prima missione giocabile è essenzialmente un tutorial per mostrare al giocatore i vari comandi che sono presenti nella schermata di gioco. Una particolarità che finora non ho avuto modo di constatare in nessun’altro gioco Gameloft è (almeno io credo così) la presenza di alcuni mini puzzle durante la propria avventura: non tutti gli scrigni del tesoro infatti si potranno aprire semplicemente premendo la relativa azione ma, in alcuni casi, bisognerà prima risolvere un rompicapo.
La schermata di gioco è abbastanza pulita: sono presenti solamente la barra della vita e dei punti magici, quella per cambiare armi e i bottoni per effettuare una schivata, attacco normale e magico che non occupano più di tanto spazio; tenendo premuto il pulsante per schivare e il joystick virtuale per il movimento è possibile correre per un breve lasso di tempo mentre, se si tiene premuto quello per l’attacco, si può lanciare un colpo più potente.
Il gameplay risulta essere abbastanza dinamico e veloce, grazie alla continua comparsa di nemici e alla rapidità delle azioni che il giocatore può compiere. Parlando proprio di esperienza di gioco, è necessario spendere due parole sulla “personalizzazione” di Ser Lancillotto: in Wild Blood non è presente un sistema di livelli come in ogni altro gioco d’azione e/o simil RPG, bensì si possono potenziare delle statistiche tramite il denaro.
È possibile accedere a questo menù in due modi: o tramite i punti di salvataggio nel gioco (rappresentate da una piccola fontana) o dalla schermata principale del videogioco attraverso l’apposito pulsante; qualunque dei casi voi scegliate, vi ritroverete di fronte a qualcosa simile all’immagine soprastante.
Oltre ai parametri “Danni”, “Attacco” e “Critico”, è possibile anche incrementare i proprio punti vita, punti magici, la resistenza e la velocità e acquistare due set di armature una più potente dell’altra (anche se sono abbastanza costose).
Gli oggetti curativi invece possono essere acquistati in ogni momento mettendo in pausa il gioco e, quando Ser Lancillotto avrà vita bassa, comparirà un nuovo bottone che vi permetterà di recuperare vita attraverso una pozione precedentemente comprata. Altro aspetto interessante sono i bonus che i nemici possono casualmente rilasciare dopo essere stati abbattuti: alcuni aumentano la vostra velocità, altri la resistenza, oppure la probabilità di danno critico o l’aggiunta di un attacco elementale.
Wild Blood ha anche una modalità multigiocatore , alla cui parte online (è presente anche il multiplayer locale) è possibile accedere solo ed esclusivamente creando un proprio account Gameloft!Live. L’online è principalmente composto da due varianti di gioco: quella a squadre, che corrisponde ad una sorta di deathmatch, e “bandiera“, dove bisognerà rubare la bandiera del nemico e portarla al sicuro. Sarà possibile trovare in entrambe bonus come pozioni e/o aumento temporaneo delle statistiche. Un fattore non presente nella storia è la mappa, che può guidare il giocatore al proprio bersaglio.
Attualmente sono presenti solamente queste due modalità e due mappe (per giunta prese dal gioco): niente esclude che Gameloft non decida in futuro di fare un aggiornamento inserendone delle nuove.
Bisogna invece dare un po’ di spazio per quanto riguarda la parte grafica di questo nuovo titolo creato dalla celebre casa francese: Wild Blood si è subito fatto conoscere grazie al fatto che è stato costruito con l’Unreal Engine 3 (quello con cui è fatto Infinity Blade per capirci). La famosa software house comprò all’inizio dell’anno scorso circa la licenza per usare questo motore grafico e finora, salvo un gioco di cui fermò lo sviluppo, non ha pubblicato nessun applicativo creato con questo SDK.
Ci troviamo senz’altro davanti a un videogioco la cui grafica riesce a superare quella di Modern Combat 3 e N.O.V.A. 3 (entrambi titoli dotati di grafica eccezionale e in cui non è stato l’Unreal) ma, a mio parere, anche ad un prodotto in cui le capacità del suddetto motore grafico non sono state sfruttate al massimo della sua potenza: è comunque un ottimo inizio e sono fiducioso di vedere altri giochi da parte di Gameloft che siano graficamente superiori!
Wild Blood è disponibile su App Store per 5,49€ in formato universale, è compatibile con iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 4S, iPod Touch (terza generazione), iPod touch (4a generazione) e iPad e richiede minimo iOS 4 per un corretto funzionamento. Il gioco è localizzato in lingua italiana.
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