Recentemente, si è osservata una crescita costante della pressione regolatoria dell’Unione europea sulle grandi piattaforme tecnologiche. Il Digital Markets Act è lo strumento con cui Bruxelles vuole limitare il potere dei servizi che possono influenzare il mercato digitale, promuovere concorrenza e impedire che un solo attore diventi un passaggio obbligato per sviluppatori e utenti.
Dentro questo scenario Apple ha comunicato alla Commissione europea che due dei suoi servizi più importanti, Apple Maps e Apple Ads, hanno superato i valori che fanno scattare la valutazione per un eventuale status di gatekeeper.
La comunicazione di Apple fa partire un periodo di analisi da parte della Commissione. Parliamo di quarantacinque giorni lavorativi in cui verranno verificati i dati forniti dall’azienda. Al termine della verifica arriverà una decisione che stabilirà se Apple Maps e Apple Ads devono essere trattati come servizi con un ruolo dominante.
Se la Commissione dovesse confermare questa posizione, Apple avrebbe sei mesi di tempo per adattare entrambe le piattaforme alle regole del DMA. Parliamo di norme che puntano a rendere più aperti gli ecosistemi chiusi, garantire parità di accesso ai concorrenti e limitare eventuali vantaggi ingiustificati.
Il DMA considera critici i servizi che raggiungono un impatto marcato sul mercato europeo e che mantengono tale posizione in modo stabile. Apple ha segnalato che i due servizi hanno superato la soglia dei quarantacinque milioni di utenti attivi mensili in Europa. Una cifra che, per il regolatore, è sufficiente per ipotizzare un ruolo di accesso privilegiato tra aziende e utenti.
Apple Ads è ormai un pezzo fondamentale del funzionamento dell’App Store e delle piattaforme pubblicitarie interne. Apple Maps, dal canto suo, è diventato un servizio usato non solo per la navigazione ma anche come base per funzioni di ricerca, suggerimenti e integrazioni con applicazioni di terze parti.
Se Apple Maps e Apple Ads venissero ufficialmente classificati come servizi gatekeeper, Apple sarebbe obbligata a renderli più aperti alla concorrenza. Negli ultimi mesi abbiamo già visto come il DMA abbia costretto l’azienda ad aprire parti di iOS in Europa. L’arrivo di store alternativi come AltStore PAL e l’Epic Games Store nasce proprio da quel quadro normativo.
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