Google ha recentemente annunciato l’integrazione della sua IA avanzata Gemini su Google TV e sugli smartwatch Wear OS. Ciò ha portato molti utenti a chiedersi se e quando Apple seguirà la stessa strada, introducendo Apple Intelligence su dispositivi come Apple TV e Apple Watch. Al momento, queste piattaforme non supportano l’intelligenza artificiale avanzata di Apple, ma ci sono diverse ragioni dietro questa scelta.
Apple Intelligence, inizialmente lanciata su iPhone, iPad e Mac, è un sistema basato sull’elaborazione on-device che garantisce privacy e prestazioni elevate. Tuttavia, queste funzionalità richiedono un hardware specifico, come il chip A17 Pro o i processori M1 e successivi, escludendo di fatto i dispositivi con architetture meno recenti come l’Apple TV con chip A15 o gli attuali Apple Watch.
La roadmap di Apple per l’espansione delle funzionalità di IA è tutt’altro che definita. Le prime versioni di Apple Intelligence si sono concentrate su strumenti come la generazione di testi, la creazione di immagini e l’integrazione di modelli avanzati in Siri. Il prossimo passo, previsto per la primavera, dovrebbe introdurre miglioramenti nell’interazione tra le app e una maggiore consapevolezza del contesto da parte di Siri.
Nonostante l’interesse per un’eventuale integrazione su Apple TV e Apple Watch, Apple sembra concentrarsi per ora sul perfezionamento dell’esperienza su iPhone, iPad e Mac, prima di espandersi ad altri dispositivi. Inoltre, le limitazioni hardware dei prodotti attuali rappresentano un ulteriore ostacolo. Solo futuri aggiornamenti hardware, come una nuova Apple TV o un Apple Watch con processori più potenti, potrebbero rendere queste piattaforme compatibili con Apple Intelligence.
Google, d’altra parte, ha già annunciato che Gemini cambierà il modo in cui gli utenti interagiranno con i suoi dispositivi, introducendo funzioni come la ricerca avanzata nei contenuti e strumenti creativi per i televisori, nonché una maggiore personalizzazione per gli smartwatch. Questo confronto evidenzia come Apple stia adottando un approccio più conservativo, puntando prima su una base tecnologica solida prima di espandere il supporto.
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