A un anno dal lancio ufficiale, il Vision Pro di Apple si trova in una situazione tutt’altro che rosea. Il dispositivo, che aveva generato grande entusiasmo tra gli appassionati di tecnologia, si sta rapidamente trasformando in una delle scommesse più controverse dell’azienda di Cupertino.
Secondo un nuovo reportage pubblicato dal Wall Street Journal, molti early adopter si dicono delusi dall’esperienza d’uso, tanto da considerarlo un “soprammobile costoso”.
Il problema principale? Il peso. Con un ingombro di circa 600-650 grammi, distribuiti in modo sbilanciato sulla parte frontale, indossare il Vision Pro per più di mezz’ora risulta faticoso per la maggior parte degli utenti. Dustin Fox, agente immobiliare della Virginia, racconta di aver usato il dispositivo solo quattro volte in un anno:
“È troppo pesante. Dopo 20 o 30 minuti mi fa male il collo”. E il suo Vision Pro, oggi, “sta solo prendendo polvere”.
Il limite non è solo fisico. Anche la limitata disponibilità di software sul visionOS App Store ha contribuito a raffreddare l’entusiasmo iniziale. Tovia Goldstein, un giovane utente di New York, lo ha detto senza mezzi termini:
“Dopo 60 minuti devi solo gettarlo via. Non lo consiglierei a nessuno, a meno che non sia ricco e non sappia cosa farsene dei soldi”.
Inoltre, il processo di avvio è lento e macchinoso perché occorre collegare la batteria esterna, attendere il caricamento e spesso l’impazienza di verificare le nuove app disponibili non basta a giustificare l’intera trafila.
Dopo un’iniziale esplosione di visibilità, con utenti avvistati in ristoranti, aeroporti e centri commerciali mentre indossavano il visore, l’entusiasmo è rapidamente diminuito.
“All’inizio le persone erano entusiaste. Poi è morto tutto”, ha spiegato un utente.
C’è anche chi parla di un totale senso di rimorso per l’acquisto.
Anshel Sag, analista tecnologico di San Diego, ha provato a utilizzare il Vision Pro durante i voli aerei, ma racconta di essere stato guardato con disapprovazione dagli altri passeggeri. “Occupava metà del mio bagaglio a mano”, ha detto, riferendosi anche alla custodia da viaggio ufficiale, venduta separatamente a 199 dollari e dalle dimensioni notevoli.
Esperienze simili sono emerse anche in ambito lavorativo. Anthony Racaniello, gestore di uno studio media a Philadelphia, ha provato a utilizzare il visore in ufficio e durante i viaggi di lavoro, ma è stato oggetto di imbarazzo sociale. Durante un volo di sei ore, un assistente di volo lo ha completamente ignorato:
“Sembravo uno con una maschera per dormire. E la gente ti tratta di conseguenza”.
Alla fine, ha venduto il suo Vision Pro per 1.900 dollari, con una perdita del 46% rispetto al prezzo originale, e ha ammesso di non sentirne la mancanza.
Nonostante tutto, non mancano utenti più indulgenti, come lo youtuber israeliano Yam Olisker, che pur riconoscendo i limiti del dispositivo, ne apprezza l’esperienza cinematografica in 3D, definendola “come essere a un concerto dei Metallica”. Tuttavia, anche lui ammette di usarlo meno del previsto e di dover guardare i film sdraiato per ridurre l’impatto fisico.
Apple sembra essere consapevole delle criticità. Secondo quanto riferito da The Information, lo sviluppo di una versione profondamente rivista del Vision Pro sarebbe stato sospeso, ma è in lavorazione un aggiornamento iterativo con poche modifiche, tra cui l’adozione del chip M5.
Secondo Mark Gurman di Bloomberg, il nuovo modello potrebbe essere lanciato tra l’autunno 2025 e la primavera 2026, e molti componenti dell’attuale Vision Pro verrebbero riutilizzati per smaltire l’inventario in eccesso.
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