Dopo il restyling della versione web, anche l’app Gemini di Google si rinnova su Android e iOS, introducendo una nuova barra dei comandi che punta tutto sulla chiarezza e sull’accesso rapido alle sue funzioni più avanzate.
Il cambiamento più evidente riguarda la trasformazione del tradizionale campo di input “a forma di pillola” in un rettangolo arrotondato, visibile anche prima di iniziare a digitare.
Proprio sotto il campo “Chiedi a Gemini”, troviamo una fila di azioni rapide, a partire dal menu ‘+’, che risulta più compatto rispetto al passato. Le opzioni disponibili sono: “Fotocamera”, “Galleria”, “File” e “Drive”, tutte accessibili da un’apposita sezione inferiore.
Ma le vere novità arrivano con l’introduzione di tre pulsanti principali, in stile pillola, che espandono le funzionalità dell’app in modo più visibile e diretto. Toccando l’icona con i tre puntini si apre un elenco con descrizioni rapide:
- Deep Research: per ottenere report dettagliati e approfonditi.
- Canvas: una modalità per creare documenti e codice.
- Video: generazione di contenuti video tramite Veo 2, il nuovo modello AI di Google.
Da notare che, aprendo il selettore di modelli, Deep Research e Veo 2 non appaiono più come modelli indipendenti. Google li considera ormai capacità aggiuntive di Gemini, sempre disponibili grazie ai nuovi pulsanti integrati nell’interfaccia utente, rendendo il tutto più intuitivo.
A livello di modelli veri e propri, la scelta si riduce ora a quattro opzioni:
- 2.0 Flash: rapido e versatile;
- 2.5 Flash (preview): ottimizzato per velocità e ragionamento.
- 2.5 Pro (preview): pensato per compiti più complessi come la matematica e il codice.
- Personalization (preview): un modello su misura, costruito a partire dalla cronologia di ricerca.
A completare la nuova interfaccia ci sono il microfono per l’input vocale e il tasto per Gemini Live, che permette interazioni vocali in tempo reale.
Il nuovo design, già avvistato nella versione 16.18 della app Google per Android (sia canale stabile che beta), è ora in rollout anche su iPhone e iPad. Su iOS, il rinnovamento include anche il passaggio a menu standard del sistema operativo Apple, per un’integrazione più coerente con l’esperienza nativa del dispositivo.
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