Quando i riepiloghi delle notifiche offerti da Apple Intelligence funzionano bene, possono essere molto utili, ma il problema è che sono accessibili solo a una piccola fetta di utenti. WhatsApp sembra aver colto l’occasione e si prepara a introdurre una funzione simile ma integrata direttamente nell’app, capace di generare riassunti automatici delle conversazioni grazie all’AI. E, a differenza dell’approccio Apple, questa novità potrebbe arrivare su molti più dispositivi.
Come svelato da WABetaInfo, WhatsApp sta testando su Android un sistema basato sull’intelligenza artificiale per riassumere i messaggi non letti. Il tutto è opzionale, attivabile attraverso una funzione chiamata Private Processing, che punta a gestire il processo nel massimo rispetto della privacy.
Una volta attivata, quando in una chat ci sono troppi messaggi non letti, il tradizionale avviso con il numero di messaggi viene sostituito da un nuovo pulsante: “Riassumi con Meta AI”. Toccandolo, l’utente riceve un breve riepilogo della conversazione, utile per farsi un’idea rapida di ciò che è stato detto senza dover scorrere tutto il contenuto.
WhatsApp ha specificato che i messaggi non vengono mai salvati o collegati all’identità dell’utente. Tutto il processo di generazione del riassunto avviene in un ambiente isolato nel cloud e il contenuto viene eliminato immediatamente dopo l’elaborazione. Inoltre, come sottolineato da WABetaInfo, la funzione non è disponibile nelle conversazioni che utilizzano le Impostazioni Avanzate di Privacy, per garantire che nemmeno in quei casi ci sia alcuna interazione tra AI e messaggi, anche se crittografati.
Per il momento, questa novità è disponibile solo per alcuni utenti che partecipano alla beta su Android, e viene distribuita gradualmente. Non ci sono ancora informazioni su quando la funzione sarà estesa agli utenti iOS, né su quali lingue saranno supportate o in quali regioni sarà disponibile.
In fase di sviluppo è stata avvistata anche un’altra funzione basata sull’AI, chiamata Writing Help, pensata per aiutare gli utenti a migliorare la chiarezza o il tono di un messaggio prima dell’invio. Anche questa caratteristica si appoggerà alla stessa infrastruttura Private Processing, confermando l’intenzione di Meta di potenziare WhatsApp con strumenti intelligenti, ma con un occhio attento alla riservatezza.
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