È ufficiale: su WhatsApp stanno per arrivare le prime forme di pubblicità, un cambiamento storico per l’app di messaggistica che da anni si è sempre distinta per la sua interfaccia semplice e senza annunci.
Il cambiamento avverrà gradualmente, e almeno per il momento resterà confinato al tab “Aggiornamenti”, ovvero quella che già oggi ospita gli Stati ed i Canali. È proprio lì che Meta sta introducendo tre nuove funzionalità, pensate per avvicinare WhatsApp a modelli già ampiamente rodati su Facebook e Instagram, soprattutto dal punto di vista business. Vediamo nel dettaglio cosa cambia:
1. Abbonamenti ai canali
Gli utenti potranno sostenere i propri canali preferiti attraverso un abbonamento mensile. In cambio riceveranno contenuti esclusivi, seguendo una logica molto simile a quella già implementata su Telegram.
2. Canali promossi
Per la prima volta, gli amministratori dei canali potranno pagare per aumentare la visibilità dei propri contenuti. In pratica, i canali sponsorizzati verranno messi in evidenza nella directory pubblica, trasformando WhatsApp in una nuova piattaforma pubblicitaria per le aziende.
3. Inserzioni negli Stati
È senza dubbio la novità più discussa: WhatsApp inizierà a mostrare inserzioni pubblicitarie all’interno degli Stati, in maniera del tutto simile a quanto già succede nelle Storie di Instagram e Facebook. Dalle pubblicità sarà possibile avviare direttamente una chat con l’azienda che si sta promuovendo.
Meta ci tiene a precisare che le chat personali resteranno protette dalla crittografia end-to-end e non saranno coinvolte da queste novità. Tutto ciò che riguarda la pubblicità e la promozione sarà visibile esclusivamente nella sezione Aggiornamenti.
Tuttavia, per personalizzare le inserzioni, WhatsApp utilizzerà alcune informazioni dell’utente, come la città, la lingua, i canali seguiti e – se l’account WhatsApp è collegato a Facebook o Instagram – anche gli interessi pubblicitari registrati sulle altre piattaforme Meta.
Nessun numero di telefono verrà condiviso con gli inserzionisti e i contenuti delle chat non saranno analizzati per scopi pubblicitari: almeno secondo quanto dichiarato ufficialmente da Meta, poi come abbiamo già avuto modo di vedere spesso le cose non vanno come promesso:
Per tutti i dettagli, è possibile consultare l’annuncio ufficiale sul blog di WhatsApp.
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