Distimo, che analizza mensilmente il mercato delle applicazioni mobile, ha evidenziato come ci sia una netta tendenza da parte degli sviluppatori a pubblicare applicazioni gratuite che permettano poi gli acquisti in-app, piuttosto di applicazioni a pagamento.
Gli acquisti in-app rappresentano oggi il 72% delle entrate riguardanti l’App Store, un dato che è cresciuto del 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli acquisti in-app generano il 48% con applicazioni gratuite e il 24% con quelle a pagamento. Inoltre i download di applicazioni gratuite sono cresciuti rispetto al 2010 del 34%, mentre quelle a pagamento hanno registrato una crescita molto inferiore, di circa il 7%.
Gli sviluppatori quindi stanno preferendo, come modello di business di riferimento, la formula dei pagamenti ricorrenti da parte degli utenti , piuttosto di un pagamento singolo. Offrire le app gratuite permette all’utente di scaricare immediatamente ciò che gli interessa e di decidere poi come estenderne le funzionalità acquistando le opzioni in-app.
Anche sul fronte Android la tendenza sembra confermata, infatti, nonostante siano stati introdotti dopo Apple, gli acquisti in-app sono presenti nel 68% delle applicazioni maggiormente scaricate dall’Android Market. Questi dati risultano molto importanti per coloro che cercano di fare soldi con lo sviluppo di applicazioni mobile e in particolare per l’App Store, in quanto prospetta un futuro sempre più ricco di applicazioni gratuite dotate di estensioni per arricchirne l’esperienza.
Via | Gigaom
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