Dopo mesi di incertezza e un passato non certo glorioso, Siri si appresta a vivere un momento di svolta senza precedenti. Con l’avvicinarsi della WWDC 2025 e la presentazione di iOS 19, l’assistente virtuale di Apple sembra finalmente pronto per una rinascita. Dopo anni di frustrazioni, ritardi e promesse non mantenute, sembra che l’era dell’“Apple Intelligence” sia davvero alle porte.
Fino a poche settimane fa, le prospettive per Siri non erano affatto rosee. Le notizie trapelate a marzo parlavano di gravi problemi interni, una leadership in crisi e un ritardo che poteva spingersi fino al 2026. Tuttavia, nel giro di poco tempo, la narrativa si è completamente ribaltata.
Il cambiamento più significativo? L’arrivo di Mike Rockwell, mente dietro lo sviluppo di Vision Pro e visionOS, alla guida del progetto Siri. Una mossa che inizialmente ha destato qualche perplessità, ma che oggi viene interpretata come un segnale fortissimo di rinnovamento. Secondo diverse fonti interne, Rockwell desiderava lavorare a Siri da anni e ora ha finalmente l’opportunità di rimettere in carreggiata il progetto. E i primi risultati iniziano a emergere.
Tra le novità più interessanti, c’è la possibilità per gli ingegneri Apple di utilizzare modelli linguistici di terze parti nello sviluppo delle nuove funzionalità di Siri. Anche il team dedicato è stato completamente ristrutturato, con l’inserimento di nuove figure di alto profilo scelte direttamente da Craig Federighi, segno che il progetto è diventato una priorità assoluta per l’azienda.
Il New York Times ha recentemente confermato che il rilascio delle nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale è previsto già per quest’autunno, insieme all’aggiornamento iOS 19. Un tempismo decisamente più favorevole rispetto alle previsioni iniziali che parlavano del 2026. Ma le buone notizie non finiscono qui.
Durante un’intervista con Sundar Pichai, CEO di Google, è emerso che Apple è pronta a integrare vari modelli di intelligenza artificiale (AI) di terze parti in iOS 19, e Gemini sembra essere tra i principali candidati. Si tratta di una svolta importante poiché al momento iOS 18 supporta solo ChatGPT, che ha già migliorato sensibilmente le risposte di Siri nei casi in cui l’assistente non riesce a fornire una risposta in modo autonomo. Con l’introduzione di altri modelli come Gemini, il potenziale di Siri è destinato a crescere in modo esponenziale.
Alla luce di ciò, Siri potrebbe diventare molto più utile, performante e versatile rispetto al passato. Dopo anni trascorsi a rincorrere la concorrenza, Apple si prepara finalmente a giocare un ruolo da protagonista nel settore dell’assistenza vocale smart.
Con la WWDC ormai alle porte, in molti si chiedono se Apple svelerà davvero tutto ciò che sta preparando o se opterà per una strategia più prudente, annunciando solo una parte delle novità e riservando le altre sorprese per strada.
Leggi o Aggiungi Commenti