Google ha appena aperto i lavori della sua conferenza annuale con un keynote interamente dedicato all’intelligenza artificiale, confermando una volta per tutte che l’AI non è solo il presente, ma il futuro stesso della tecnologia.
Nel corso delle circa due ore di keynote sono stati fatti 139 riferimenti all’intelligenza artificiale e oltre 30 al concetto di “agenti”, il che rende chiaro che ogni progetto di casa Google passa oggi attraverso il filtro dell’AI.
Apple, che da anni cerca invano di tenere il passo con questa rivoluzione, dovrebbe prestare estrema attenzione a quanto annunciato sul palco del Google I/O 2025, perché alcune delle novità presentate potrebbero facilmente trovare un posto di rilievo anche nell’ecosistema iOS.
Ecco tre annunci chiave che, se fossero arrivati da Cupertino, avrebbero entusiasmato i fan Apple.
1. Gemini arriva su Chrome
Quello che sembra l’aggiornamento più semplice potrebbe rivelarsi il più rivoluzionario. Con l’integrazione nativa di Gemini nel browser, Google ha trasformato Chrome in un vero e proprio assistente intelligente, capace di comprendere il contesto della pagina web e di incrociarlo con dati personali come il calendario dell’utente.
La funzione include anche il supporto vocale, un vantaggio concreto per gli utenti che utilizzano funzioni di accessibilità. Il risultato è una navigazione potenziata, fluida e dinamica che Apple dovrebbe assolutamente prendere in considerazione per Safari, soprattutto in vista delle nuove funzionalità AI attese con iOS 19.
2. Project Astra prende vita
Presentato lo scorso anno come prototipo sperimentale, Project Astra ha fatto un notevole salto in avanti: oggi è più rapido, ha una memoria migliorata, controlla direttamente il computer e offre un output vocale decisamente più naturale.
Il confronto con Siri è inevitabile e, purtroppo, impietoso. Mentre Apple continua a posticipare le novità più ambiziose legate al suo assistente vocale, che ora dovrebbero essere disponibili solo con iOS 19, Google mostra un assistente che evolve e si avvicina a qualcosa di realmente utile e quotidiano.
Sebbene Astra resti ancora un progetto di ricerca, la distanza tra i due ecosistemi è evidente. E il tempo, per Apple, inizia a essere poco.
3. Stitch cambia le regole del gioco per gli sviluppatori
Se l’obiettivo di Apple è rendere lo sviluppo su iOS più accessibile, Stitch rappresenta una sfida diretta. Si tratta di uno strumento basato su Gemini 2.5 Pro che permette di creare interfacce utente complesse a partire da prompt testuali o immagini.
La promessa è semplice ma potente: ridurre drasticamente il tempo e la competenza tecnica necessari per sviluppare app visivamente curate e funzionali. Ed è proprio su questo fronte che Apple deve accelerare, magari integrando simili capacità in Swift, Xcode o Swift Playgrounds.
Apple osserva, ma agirà?
La WWDC 2025 è alle porte e le aspettative sono altissime. Apple annuncerà sicuramente novità nel campo dell’intelligenza artificiale, ma dovrà dimostrare di saper trasformare il potenziale in realtà, proprio come ha appena fatto Google.
Nel frattempo, la domanda è lecita: quanto ancora potrà Apple permettersi di inseguire, invece di guidare?
Leggi o Aggiungi Commenti