Apple ce l’ha fatta. Per la prima volta, una serie originale di Apple TV+ è entrata nella top 5 delle più viste negli Stati Uniti, secondo quanto riportato da Bloomberg sulla base dei dati Nielsen.
A trascinare la piattaforma è la seconda stagione di Severance, che ha totalizzato quasi 9,3 miliardi di minuti visti nella prima metà del 2025. Un risultato storico che segna il debutto di Apple tra i colossi dello streaming globale.
La classifica Nielsen, basata sui minuti totali visti negli Stati Uniti (considerando TV connesse e dispositivi compatibili), è dominata come sempre da Netflix, che occupa tre delle prime quattro posizioni. Tuttavia, il dominio di Netflix sta mostrando i primi segni di cedimento. Nel 2021, deteneva oltre l’80% delle serie più viste. Ora è scesa sotto il 50%.
Ecco la top 10 delle serie originali più viste negli Stati Uniti nella prima metà del 2025 secondo Nielsen:
- Squid Game (Netflix) – 15.074 milioni di minuti
- Reacher (Prime Video) – 13.313 milioni di minuti
- The Night Agent (Netflix) – 12.219 milioni di minuti
- Ginny & Georgia (Netflix) – 10.201 milioni di minuti
- Severance (Apple TV+) – 9.275 milioni di minuti
- 1923 (Paramount+) – 8.536 milioni di minuti
- The Pitt (Max) – 8.227 milioni di minuti
- The Handmaid’s Tale (Hulu) – 8.165 milioni di minuti
- You (Netflix) – 8.097 milioni di minuti
- Landman (Paramount+) – 7.826 milioni di minuti
Il successo di Severance coincide con la crescita costante di Apple TV+ in un mercato sempre più competitivo. Secondo Ampere Analysis, il servizio ha superato i 60 milioni di abbonati paganti a livello globale, con una crescita trainata soprattutto da Nord America ed Europa occidentale. E mentre Disney+ è completamente assente dalla top 10, Apple festeggia e rinnova Severance per una terza stagione.
Intanto, il consumo complessivo di contenuti in streaming negli USA è aumentato del 6% rispetto al 2024, ma Netflix non ha beneficiato di questa crescita. Sempre più spettatori stanno migrando verso piattaforme gratuite con pubblicità, come YouTube, Tubi e Roku Channel, portando via pubblico sia ai servizi tradizionali che agli abbonamenti a pagamento.
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