La situazione legale di Jon Prosser sta diventando un caso emblematico nel mondo dei leak tecnologici. Il popolare divulgatore e volto di Front Page Tech, noto per le sue accurate anticipazioni sul mondo Apple, si trova oggi in una posizione estremamente delicata, perché non ha risposto alla causa intentata da Apple per la fuga di notizie su iOS 26, ignorando completamente la scadenza per la presentazione della sua difesa.
Il 17 ottobre, il tribunale ha ufficialmente accolto la richiesta di Apple di procedere in sua assenza, aprendo la strada a una decisione giudiziaria basata esclusivamente sulle prove fornite dall’azienda di Cupertino. Dal punto di vista legale, si tratta di una procedura in contumacia che potrebbe portare a una sentenza sfavorevole automatica per Prosser.
La scelta di non rispondere alle accuse ha destato grande sorpresa, soprattutto perché l’influencer americano aveva inizialmente reagito in modo provocatorio. Subito dopo aver ricevuto la notifica della causa, aveva pubblicato un post su X in cui dichiarava di essere “impaziente di parlare con Apple” in tribunale. Da allora, però, è calato il silenzio: nessuna dichiarazione pubblica, nessun commento e, soprattutto, nessuna rappresentanza legale registrata a suo nome.
Questo atteggiamento ha spiazzato anche i suoi sostenitori, abituati al tono ironico e provocatorio di Prosser. Dal punto di vista giuridico, però, le conseguenze sono pesanti, perché, in assenza di una difesa, il tribunale prenderà in considerazione solo le prove fornite da Apple, rendendo quasi inevitabile una decisione a favore dell’azienda.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso aprile, quando Prosser ha pubblicato un video contenente rendering esclusivi di iOS 26, rivelando alcuni dettagli sul nuovo design dell’interfaccia e sul sistema “Liquid Glass” mesi prima della presentazione ufficiale. Sebbene Prosser avesse dichiarato di aver utilizzato “immagini ricreate” per proteggere le proprie fonti, Apple è riuscita a risalire alla fuga di notizie fino a un collaboratore diretto del leaker, Michael Ramacciotti.
Secondo l’accusa, Ramacciotti avrebbe ottenuto l’accesso non autorizzato a un iPhone di sviluppo di proprietà di un ex dipendente Apple, Ethan Lipnik. Quest’ultimo, ignaro delle sue intenzioni, gli avrebbe permesso di usare il dispositivo per test interni. Ramacciotti avrebbe poi mostrato a Prosser la versione di iOS 26 durante una videochiamata FaceTime, consentendogli di documentare il software e di ricostruirne i dettagli.
Apple sostiene di possedere una prova audio, fornita da Lipnik, nella quale Ramacciotti descriverebbe in modo dettagliato come ha avuto accesso al dispositivo. Poco dopo la scoperta, Lipnik è stato licenziato per negligenza nella protezione del materiale riservato dell’azienda.
Apple sembra determinata a trasformare il caso in un precedente legale contro la fuga di informazioni riservate. La società di Cupertino non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sulla vicenda, ma i documenti depositati in tribunale mostrano l’intenzione di richiedere un risarcimento economico significativo e un’ingiunzione permanente che vieti a Prosser di pubblicare ulteriori contenuti basati su materiale non ufficiale.
- Filtra:
- Tutte
- Apple
- Minimo Storico
- Alimentari e cura della casa
- Aspirapolvere e pulizia di pavimenti e finestre
- Auto e moto
- Bellezza
- Cancelleria e prodotti per ufficio
- Casa e cucina
- Commercio
- Dispositivi amazon
- Elettronica
- Fai da te
- Giardino e giardinaggio
- Giochi e giocattoli
- Grandi elettrodomestici
- Illuminazione
- Informatica
- Moda
- Prima infanzia
- Prodotti per animali domestici
- Salute e cura della persona
- Sport e tempo libero
- Videogiochi
Leggi o Aggiungi Commenti