Microsoft ha inaugurato la sua conferenza annuale dedicata agli sviluppatori con un’ondata di novità sull’intelligenza artificiale, molte delle quali potrebbero fare la differenza anche nell’ecosistema Apple, se solo fossero disponibili.
Mentre la società di Cupertino continua a posticipare l’uscita ufficiale di Apple Intelligence, Redmond accelera e mostra in modo concreto come l’AI possa essere messa al servizio degli sviluppatori già oggi, non domani.
Ecco tre annunci che meritano davvero attenzione:
1. Modelli AI integrati direttamente nel browser Edge
Microsoft ha annunciato una nuova serie di API AI accessibili tramite il browser Edge, permettendo agli sviluppatori di sfruttare il modello Phi-4 mini da 3,8 miliardi di parametri direttamente da siti web o estensioni. Si tratta di un’integrazione nativa che, senza bisogno di cloud esterni, consente di interagire in locale con le API per il prompting, l’assistenza alla scrittura e i riassunti e la modifica dei testi.
Oltre a ciò, arriva anche una funzione inedita di traduzione dei PDF integrata in Edge che permette di convertire documenti interi nella lingua desiderata con un solo clic.
Mentre Microsoft rende i suoi modelli AI immediatamente disponibili tramite browser, Apple è ancora ferma alle promesse vaghe. E nel frattempo, il divario si allarga.
2. Un vero agente AI per la scrittura del codice
Apple aveva annunciato nel 2024 Swift Assist, l’assistente intelligente integrato in Xcode per aiutare gli sviluppatori a scrivere codice più velocemente. Purtroppo, a un anno di distanza, è ancora solo un’idea sulla carta.
Nel frattempo, Microsoft ha presentato un’evoluzione impressionante del già ottimo GitHub Copilot: un agente AI in grado di comportarsi come un vero collega sviluppatore. Riceve un’assegnazione direttamente da GitHub (ad esempio un bug da correggere), clona il repository in una macchina virtuale, analizza e modifica il codice mantenendo un log dettagliato delle sue azioni e, infine, lo invia per la revisione umana.
Non siamo ancora al punto in cui un’AI può creare un’app complessa da zero, ma questo tipo di strumento abbassa drasticamente le barriere d’ingresso allo sviluppo software, realizzando in concreto la visione che Apple promuove da anni senza però ottenere risultati tangibili.
3. Supporto al protocollo MCP per interazioni tra AI e sistema operativo
Infine, un annuncio che potrebbe cambiare le carte in tavola per l’intero settore. Microsoft adotterà nativamente il Model Context Protocol (MCP), sviluppato da Anthropic. Questo standard, sempre più diffuso, permette ai modelli AI di interagire con il sistema operativo in modo sicuro e strutturato, ad esempio per accedere al file system o alle applicazioni installate.
Si tratta di una tecnologia dal potenziale enorme (e anche un po’ inquietante), ma Microsoft ha chiarito che sarà inizialmente disponibile solo per una selezione ristretta di sviluppatori, vista la delicatezza dell’integrazione. Una cautela più che giustificata, soprattutto dopo il disastroso rollout della funzione Recall su Windows.
La WWDC è alle porte e in molti si chiedono se Apple sarà in grado di presentare qualcosa che si avvicini minimamente a quanto Microsoft offre già oggi.
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